Asili a rischio «Giusto delegare ai sindaci»

Sabato 3 Dicembre 2016
TREVISO (m.f.) Giusto che siano i sindaci a respingere l'iscrizione dei bambini non vaccinati negli asili dove le coperture risultano inferiori al 90 per cento. A Francesco Benazzi, capo della sanità trevigiana, piace la scelta della Regione che di fatto rende obbligatori i quattro vaccini pediatrici canonici (epatite B, difterite, polio, tetano) solo nelle scuole dell'infanzia a rischio. «È una proposta intelligente spiega non si lede la libertà dei cittadini e allo stesso tempo si garantisce chi vuole essere sicuro in una comunità chiusa, come quelle degli asili». Qualche primo cittadino, a cominciare da Manildo, non condivide per nulla la decisione di mettere tutto nelle mani dei sindaci. Toccherà infatti a loro firmare l'ordinanza di rifiuto dell'iscrizione dei bambini non vaccinati qualora all'interno dell'asilo scelto dai genitori non si arrivi alla copertura prevista del 90 per cento. Ma per Benazzi la strada è corretta. «È giusto sottolinea perché i sindaci rappresentano la più alta autorità sanitaria comunale». Negli ultimi tempi le adesioni alle vaccinazioni pediatriche nell'Usl di Treviso ballano tra l'85 e il 95%. Questa ultima è la soglia che viene considerata come limite minimo per garantire l'immunità di gregge che riduce la circolazione di virus e batteri proteggendo indirettamente anche chi non è vaccinato. «Tra Castelfranco e Montebelluna il calo è stato maggiore conclude Benazzi se si va sotto l'80% ci possono essere seri problemi. Il consiglio è sempre quello di vaccinare i figli: con le vaccinazioni non si corrono rischi importanti».

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci