Altre strutture nei pressi di centri di accoglienza

Giovedì 27 Ottobre 2016 di «No alle tende» Anche Mogliano ora alza la voce
Adesso è emergenza vera. I richiedenti asilo sono sempre di più, nella Marca ne arrivano ogni giorno. Nelle ultime 72 ore sono stati 150 i migranti, uomini e donne provenienti soprattutto dall'Africa, accolti dalla Prefettura che inizia ad avere un serio problema di spazi. La rete dell'accoglienza è satura e in Prefettura si comincia a pensare a soluzioni estreme come le tendopoli. Cinque tende, attrezzate e riscaldate, sono state montate a Zerman, nei terreni del bed & breakfast Le Magnolie, gestito da più di un anno come centro d'accoglienza di primo livello dalla cooperativa Hilal di Abdallah Khezraji: ogni tenda potrà ospitare sette persone portando a un centinaio gli ospiti gestiti dalla cooperativa. E questa decisione, presa domenica sera dal prefetto Laura Lega, ha mandato su tutto le furie il sindaco di Mogliano Carola Arena, informata solo a cose fatte. La Arena ha chiesto che la tendopoli venga immediatamente smontata. Ma non saranno le polemiche a fermare gli sbarchi in Sicilia e gli smistamenti di gruppi di persone in tutta Italia. E per far fronte all'ondata in arrivo nei prossimi giorni altre tende verranno montate in altri punti della Marca, tutti possibilmente all'interno o nei pressi di strutture che già ospitano richiedenti asilo. Del resto i segnali che la strada intrapresa dalla Prefettura sarebbe stata questa c'erano tutti. Le prime tende sono comparse all'ex istituto Alberghiero di Vittorio Veneto gestite dalla Ceis. A metà ottobre i migranti ospitati era 140 ma i posti letto disponibili 110. Per risolvere il problema la prefettura ha dato il consenso a montare due grandi moduli. A Resana invece al momento il prefetto ha solo individuato un'area adatta ad ospitare una piccola tendopoli.
La situazione è gravissima ed è destinata a peggiorare. La svolta decisa dalla Prefettura, la scelta di puntare sulle sistemazioni di fortuna, irrita anche sindaci che si sono sempre dimostrati molto collaborativi. La prima bordata arriva da un sindaco tradizionalmente collaborativo come la Arena: «La Prefettura non ci ha mai informati di questa decisione. Scegliere di allestire una tendopoli è assolutamente sbagliato e nulla ha a che vedere con quella politica di accoglienza diffusa che il prefetto va sbandierando sin dal suo arrivo in questo territorio. Mogliano, del resto, ha già completato la quota di ospitalità definita dai parametri ministeriali». La Arena è furibonda e se la prende con il prefetto: «Non siamo a conoscenza di quante persone eventualmente dovrebbero essere ospitate in questa tendopoli e da quando. In ogni caso, soprattutto con il sopraggiungere dell'inverno questa situazione diventa ulteriormente vergognosa oltre che disumana. Vorrei proprio sapere cosa abbia fatto, fino ad oggi, la Prefettura per convincere i cosiddetti comuni ribelli ad accettare la propria quota di migranti. L'accoglienza diffusa sulla quale siamo tutti d'accordo, infatti, prevede che ciascuno faccia la propria parte. La nostra amministrazione ha chiesto, formalmente, alla Prefettura di non procedere con la tendopoli di Zerman e di individuare, immediatamente, nei comuni che fino ad ora non hanno garantito la propria quota di accoglienza, una soluzione che sia dignitosa per tutti».

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