Aiuti ai senza tetto scintille in Consiglio

Giovedì 23 Febbraio 2017
Aiuti ai senza tetto scintille in Consiglio
TREVISO - (P. Cal.) La vicenda di Ugo Benvenuto e Luciano Lucca, i clochard-imprenditori che hanno commosso e dato vita a un'imponente mobilitazione a sostegno del loro progetto di creare una cooperativa, ha tenuto banco anche in consiglio comunale. Anzi: è stata la scintilla, o il pretesto, per una nuova diatriba tra Said Chaibi (Sinistra Italiana) e il vicesindaco Roberto Grigoletto: «Forse - ha osservato Chaibi rivolgendosi a Grigoletto - invece di andare sui giornali a dire che si raschia il fondo del bilancio per trovare 4200 euro da dare a Ugo e Luciano, azione comunque meritoria, si sarebbe potuto in questi anni lavorare meglio per aiutare gli operatori di strada». Piccata la replica del vicesindaco che ha sottolineato come Chaibi non abbia contezza di quanto si fa a sostegno degli operatori di strada e dei senza fissa dimora. E poi ha affondato il colpo: «Do contezza al consigliere di quanto fa l'amministrazione che dice di sostenere». Chaibi ha replicato con un vergognati chiedendo al presidente Franco Rosi di riprenderlo. Siparietto che chiarisce molto bene i rapporti a dir poco burrascosi che caratterizzano la coalizione di governo. Ugo e Luciano sono poi stati citati da Stefano Pelloni, che ha ricordato «come questa storia sia nata nel dormitorio di via Pasubio. Ora ci sono 80 posti letto a disposizione dei senza fissa dimora. Quattro anni fa, con un'altra amministrazione, erano solo 4». Fabio Pezzato (Per Treviso) ha invece indicato la loro storia come esempio e segnale positivo: «La vita a volte è subdola, però poi ti dà anche l'opportunità di riscatto». Altro momento clou l'accorata difesa di Ofelio Michielan, assessore ai Lavori pubblici che dopo giorni di gogna mediatica per via della nomina di Marina Tazzer all'Urbanistica definita da molto la sua tutor, ribatte: «Il sindaco è stato eletto dai cittadini e io sono stato incaricato da lui. Tra noi c'è un patto tra uomini e godo della sua fiducia». E dopo aver elencato le cose fatte, ha chiuso con un riferimento al cantiere di piazza S. Maria dei Battuti: «L'operato di un assessore non può essere misurato solo con i ritardi, compatibili con il tipo di lavori e le loro difficoltà, di una piazza».

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