Valencia, niente acquisti e Prandelli sbatte la porta

(c. rep.) In Spagna diranno che non ha mangiato la ciambella dei re magi, equivalente al nostro panettone con la differenza che viene servito in tavola il 6 gennaio invece che a Natale. Il Valencia scenderà in campo 3 giorni prima al Mestalla, contro il Celta, nell'andata degli ottavi di Coppa del Re, ma a guidarlo non sarà più Cesare Prandelli: l'ex ct azzurro si è dimesso ieri, pare per divergenze con la proprietà in tema di rinforzi. Alle prese coi paletti del fair-play finanziario, il club ha un margine di manovra ristretto e non avrebbe potuto soddisfare le richieste del tecnico, in carica dal 3 ottobre dopo l'esonero di Ayestaran e il breve interregno di Voro.
La sua esperienza è durata meno di 3 mesi e non è stata certo confortata dai risultati: una vittoria all'esordio contro il Gijon seguita da una serie negativa in cui si sono alternate sconfitte (4) e pareggi (3), a parte la boccata d'ossigeno in Coppa del Re con l'approdo agli ottavi. Lascia la squadra al terz'ultimo posto nella Liga alla pari con lo stesso Gijon e un rapporto con lo spogliatoio rapidamente deterioratosi, come dimostra il recente sfogo davanti ai microfoni culminato con l'invito ad andarsene rivolto a chi non amava la maglia. Alla fine se n'è andato lui per la terza volta in 2 anni e mezzo, dopo le dimissioni da ct dell'Italia e il burrascoso epilogo col Galatasaray.