È tornata a gareggiare «per amore dello sport» che pratica, Carolina Kostner che, ieri, a Zagabria, al Golden Spin di pattinaggio di figura su ghiaccio, dopo circa tre anni di assenza da gare ufficiali, è andata subito in testa dopo il programma corto, con 69.95. È sempre la regina.
La storia è abbastanza nota: la campionessa di Ortisei è stata squalificata per ventuno mesi per aver mentito all'ispettore dell'antidoping che si era presentato a casa dell'allora fidanzato, Alex Schwazer, poco dopo aver conquistato il bronzo mondiale a Saitama, in Giappone, il 29 marzo 2014. Considerando che il suo obiettivo è quello di partecipare alle prossime Olimpiadi, era necessario tornare adesso, intanto per iniziare a fare punti per gli Europei di Ostrava di fine gennaio. Dovendo rientrare ha scelto di farlo limitando al massimo i rischi. Non a caso è andata a prepararsi a San Pietroburgo con uno dei guru, il settantacinquenne Alexei Mishin, ma anche in Canada, per la componente coreografica, con Lori Nichol, sapendo anche che poteva non essere al massimo della forma, ma potendo far pesare l'altissimo livello della componente artistica. Come dire che il suo pattinaggio è arte: ieri per l'esercizio corto - sulle note di Bonzo's Montreaux, un pezzo molto ritmato, interpretato da Joh Bonham, batterista dei Led Zeppelin, oggi per il libero - su quelle del Nisi Dominus di Antonio Vivaldi. E, soprattutto, è rientrata in occasione di un evento di secondo livello, visto che in contemporanea è in programma la finale del Gran Prix, a Marsiglia.
Questo, ovviamente, non significa che le avversarie fossero da sottovalutare. Anzi, considerando che, tra le altre, ha lasciato dietro la russa Elizaveta Tuktamysheva, campionessa europea e mondiale del 2015 e la statunitense Gracie Gold, quarta nell'ultimo appuntamento iridato, il giudizio può essere più che positivo. Intanto, dopo il corto, italiani in testa sia nella prova delle coppie artistico, sia danza rispettivamente con Nicole Della Monica e Matteo Guarise (64.54) e con Charlene Guignard e Marco Fabbri (72.46).
© riproduzione riservata
La storia è abbastanza nota: la campionessa di Ortisei è stata squalificata per ventuno mesi per aver mentito all'ispettore dell'antidoping che si era presentato a casa dell'allora fidanzato, Alex Schwazer, poco dopo aver conquistato il bronzo mondiale a Saitama, in Giappone, il 29 marzo 2014. Considerando che il suo obiettivo è quello di partecipare alle prossime Olimpiadi, era necessario tornare adesso, intanto per iniziare a fare punti per gli Europei di Ostrava di fine gennaio. Dovendo rientrare ha scelto di farlo limitando al massimo i rischi. Non a caso è andata a prepararsi a San Pietroburgo con uno dei guru, il settantacinquenne Alexei Mishin, ma anche in Canada, per la componente coreografica, con Lori Nichol, sapendo anche che poteva non essere al massimo della forma, ma potendo far pesare l'altissimo livello della componente artistica. Come dire che il suo pattinaggio è arte: ieri per l'esercizio corto - sulle note di Bonzo's Montreaux, un pezzo molto ritmato, interpretato da Joh Bonham, batterista dei Led Zeppelin, oggi per il libero - su quelle del Nisi Dominus di Antonio Vivaldi. E, soprattutto, è rientrata in occasione di un evento di secondo livello, visto che in contemporanea è in programma la finale del Gran Prix, a Marsiglia.
Questo, ovviamente, non significa che le avversarie fossero da sottovalutare. Anzi, considerando che, tra le altre, ha lasciato dietro la russa Elizaveta Tuktamysheva, campionessa europea e mondiale del 2015 e la statunitense Gracie Gold, quarta nell'ultimo appuntamento iridato, il giudizio può essere più che positivo. Intanto, dopo il corto, italiani in testa sia nella prova delle coppie artistico, sia danza rispettivamente con Nicole Della Monica e Matteo Guarise (64.54) e con Charlene Guignard e Marco Fabbri (72.46).
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