Il Giro subito in salita

Mercoledì 26 Ottobre 2016 di Tappe a Piancavallo e Asiago. Nibali: «Bisognerà essere lucidi»
Un Giro d'Italia decisamente impegnativo. Tutti concordi nel giorno della presentazione a Milano della centesima edizione della corsa rosa, che per celebrare l'anniversario toccherà ben 16 regioni. Giro difficile, quindi; pure troppo, come ha sottolineato Francesco Moser, non mancando di far notare che nell'ultima settimana non ci sono arrivi per i velocisti.
ISOLE. Sono le protagoniste della prima parte della corsa, anche perché culla dei due simboli italiani delle corse a tappe, ovvero Fabio Aru e Vincenzo Nibali. Peraltro la quarta tappa prevede la salita sull'Etna e quindi lo Squalo potrebbe arrivare in maglia rosa il giorno dopo nella sua Messina.
MONTAGNE. Da martedì 23 non ci sarà respiro. Si parte con la Rovetta-Bormio di ben 227 km, con il Mortirolo e la Cima Coppi ai 2758 metri dello Stelvio.
NORDEST. Giovedì 25 il tappone da Moena a Ortisei prevede, dopo il Pordoi, il transito ad Arabba, Pieve di Livinnalongo e Cernadoi, posizionato all'inizio dell'ascesa al Passo Valparola. Poi la tappa proseguirà in Val Badia e Val Gardena. Il giorno seguente la partenza avverrà da San Candido e subito si salirà verso il Passo Monte Croce Comelico. Si entrerà quindi nuovamente in provincia di Belluno, con il transito a Padola, Santo Stefano di Cadore e Sappada prima di raggiungere la Carnia. I ciclisti scenderanno lungo la Val di Gorto, passando a poche centinaia di metri dali piedi dello Zoncolan, e una volta giunti a Tolmezzo svolteranno in direzione del Gpm di Sella Chianzutan, che sancirà l'ingresso in provincia di Pordenone e l'attesa per la dura ascesa finale a Piancavallo. Sabato 27 partenza da Pordenone, quindi transito a Conegliano, Ca' del Poggio, Pieve di Soligo, Valdobbiadene, Feltre, ascesa al Monte Grappa prima e a Foza poi, con traguardo ad Asiago.
CRONOMETRO. Due le corse contro il tempo: la prima il 16 maggio con la Foligno-Montefalco di 39 km, la seconda all'ultimo atto con la Monza-Milano di 28 km.
COMMENTI. «Bisognerà essere lucidi sin dalle prime tappe - dice Nibali - E' un percorso simile ai due Giri che ho vinto». Per Aru sarà fondamentale il tappone dolomitico, «perché arriva dopo il giorno di riposo. E' un Giro molto bello e credo che la gente si divertirà molto. Se ci sarò? Vediamo». Ma la sensazione è che difficilmente il sardo rinuncerà ad un'edizione così particolare. Oltre ai due italiani, sono attesi Pinot, Valverde e Kruijswijk, mentre punteranno al Tour Froome, Quintana e Contador.
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