Hockey Asiago battuto Renon conquista l'Alps League

Mercoledì 12 Aprile 2017
Nessun rompete le righe. Il gruppo che ha sostenuto Marzio Innocenti alle elezioni federali, ottenendo il 46% e due consiglieri, riprende la marcia per le riforme. Pronti al cambiamento si è dato convegno ieri mattina a Padova, in una sala dell'hotel M14, da dove ha rilanciato la propria azione, all'indomani della conquista del quarto comitato regionale, quello friulano presieduto da Claudio Ballico.
L'obiettivo è dare voce alla metà del movimento rimasta fuori dal governo del rugby. «Siamo il lato oscuro della luna, come non esistessimo - osserva Giorgio Morelli, ex campione aquilano, ora presidente del comitato abruzzese -. Non solo non è giusto ma il rugby italiano, nella condizione in cui si trova, non può permetterselo». Sullo sfondo ci sono le elezioni del 2020 per tentare di raggiungere in seconda fase, quella meta mancata di pochissimo lo scorso settembre. La prima mossa è stata trasformare Pronti al cambiamento in una associazione, la cui presidenza è stata affidata al padovano Riccardo Roman, ex sindaco di Galzignano e attuale funzionario della Regione. «Il rugby italiano non ha scampo, deve uscire dalla profonda crisi in cui versa, che è sia economica che sportiva e gestionale - dice il neo presidente -. C'è bisogno di una svolta e bisogna cambiare passo immediatamente». L'associazione opererà sul terreno della formazione e dell'informazione a sostegno dei club: mettendo a disposizione allenatori e divulgando una newsletter. «L'informazione - spiega Roman - è una questione di fondamentale importanza per le società, perchè la federazione non brilla per trasparenza. I consiglieri sono vincolati da un assurdo codice che vieta di parlare e i club spesso si trovano all'oscuro delle scelte che li riguardano. Noi cercheremo di metterli al corrente delle cose che sappiamo».
Il catanese Salvo Pezzano si sofferma sul disagio della periferia: «Ci battiamo contro la filosofia che vuole alimentare lo stato di bisogno impoverendo il territorio per poi ottenerne il sostegno con l'elemosina federale. Ma oggi i tecnici di valore non sono solo quelli della Fir. La base esprime professionalità importanti che cercheremo di mettere in sinergia».
Veneto e Friuli sono in prima fila con i presidenti Marzio Innocenti e Claudio Ballico, assieme ai comitati regionali di Emilia e Abruzzo.
«Il Friuli ha bisogno di un rilancio - sottolinea Ballico -. Quando ero manager della nazionale under 18 c'erano 5 friulani classe 83 e non era ancora arrivato Zanni. Oggi ce n'è uno. C'è un lavoro di quantità e qualità da iniziare». Aggiunge Morelli: «In Italia si stanno concentrando risorse al vertice impoverendo la base. Il ct O'Shea dice che vuole tornare a far paura come la nazionale di Coste, ma quella squadra era figlia del movimento».
«Oggi Gavazzi è un presidente politicamente morto - sintetizza Marzio Innocenti - Siamo l'unica speranza per cambiare il rugby italiano».
Prossimo round il 19 aprile: i leader di Pronti al cambiamento Marzio Innocenti e Roberto Zanovello saranno giudicati con Fulvio Lorigiola e Gianni Amore per aver diffuso informazioni attraverso uno scambio di mail su un processo disciplinare che riguardava il presidente Gavazzi e altri ex consiglieri. «Una vicenda assurda, ma non abbiamo bisogno di martiri per la nostra campagna - avverte Morelli -. Ci sono già tante emergenze alle quali purtroppo la gente si sta abituando. Bisogna risvegliare le coscienze».
© riproduzione riservata

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci