Fabio Mazzucco, passista scalatore di Conselve è il leader del Gran premio

Lunedì 3 Luglio 2017
Fabio Mazzucco, passista scalatore di Conselve è il leader del Gran premio nazionale Juniores, giunto a metà del suo percorso, challanghe a punti ideata cinque anni fa da Rino Baron, presidente della F.W.R che da quest'anno si abbina al prestigioso marchio di bici di Rossano Veneto Wilier Triestina divenuto sponsor di denominazione della manifestazione. Il classe 1999 della Borgo molino Rinascita Ormelle, partito in sordina, ha cominciato a racimolare punti già dalla primavera, con un impressionante serie di piazzamenti, tra cui l'ottavo posto alla Parigi-Roubaix e ha raggiunto la vetta con un mese di giugno straripante in cui sono arrivate le vittorie in una tappa del giro del Friuli, nell'internazionale di Carnago, e i piazzamenti nelle prove tricolori di strada e cronometro concluse entrambe con due quarti posti. A questo punto Mazzucco guida la classifica con 147 punti, 32 in più del veronese Filippo Zana, molto più staccato il lombardo Andrea Biagioli fermo a quota 92. Fabio, stai pensando ad essere il primo padovano ad imporsi in questa manifestazione che elegge il miglior Juniores nazionale? «Assolutamente si, questa maglia è diventata uno degli obiettivi più importanti della mia stagione». Il tuo vantaggio avrebbe potuto essere più ampio se, con un gesto di luccicante nobiltà, non avessi concesso al tuo compagno Riccardo Bobbo di precederti sul traguardo tricolore su strada che valeva il terzo posto e relativo bronzo, sei pentito? «No! In quella il mio compagno di squadra era stato in fuga tutto il giorno, meritava quella soddisfazione, e poi è stato il mio modo di ringraziarlo per tutto il lavoro che da tempo svolge per me. Rifarei tutto senza il minimo indugio».
Questo gesto ha scatenato l'entusiasmo di Rino Baron, come di consueto al seguito delle corse in compagnia del ct azzurro di categoria Rino Di Candido. «Un gesto di nobiltà assoluta, che da solo raffigura la filosofia della mia manifestazione che vuole esaltare non solo le doti tecniche e fisiche degli atleti, ma mette in risalto anche le doti morali come l'intelligenza, il rispetto per il lavoro dei compagni, un gesto di cuore di gratitudine che pone questo atleta in una fascia molto alta: da applausi». Che caratteristiche tecniche hai individuato su questo atleta? «Fatte le dovute proporzioni, in lui vedo le caratteristiche di Vincenzo Nibali, un corridore di fondo che pur non eccellendo in qualche specialità particolare sa andare molto bene in tutti i percorsi. Chiaramente ora parliamo di grandi Juniores che non è detto che diventeranno anche grandi campioni, per fare ciò bisogna abbinare, oltre le doti fisiche che i suoi genitori gli hanno regalato, anche la capacità di sacrificarsi e in questa fascia d'età molto importante è la gestione del percorso di maturazione operata dai team, e in questo caso devo dire che la sua squadra sta lavorando molto bene». Come si spiega che i nostri atleti, fortissimi in casa, quando gareggiano all'estero spesso rimediano sonore batoste? «Perché in Italia la categoria Juniores è troppo ovattata, parliamo di ragazzi di 17-18 anni, alcuni di loro hanno già completato lo sviluppo fisico e per crescere devono uscire dal guscio delle garette facili senza grosse difficoltà. La mia challange nasce anche per questo. Si parte con la Gand Wevelgem e chiudiamo con i campionati mondiali, in mezzo un percorso itinerante con tante corse di alto livello per dar modo a tutti di confrontandosi con i migliori al mondo della categoria. Solo così alzeremo il livello di tutto il nostro movimento».
Mondiali ed Europei si avvicinano, dato la tua frequentazione del ct Rino De Candido, sei riuscito a carpire qualche sua intenzione sulle convocazioni? «Non posso entrare nelle valutazioni del ct, sicuramente i nomi saranno quelli degli atleti che tutti conoscono e che vanno per la maggiore, sicuramente tra loro c'è anche Mazzucco». Soddisfatto della partecipazione alle gare della tua challange« sicuramente si, tutte le nostre gare non partono mai meno di 170-180 atleti, abbiamo una classifica con 80 corridori in classifica e anche quelli con meno punti sono degni di menzione perché sono punti pesanti conquistati in gare di assoluto livello».

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