Candreva doma il Sassuolo: per l'Inter vittoria stiracchiata

Lunedì 19 Dicembre 2016
Candreva doma il Sassuolo: per l'Inter vittoria stiracchiata
È Candreva il profeta dell'Inter, sfrutta il vantaggio di velocità su Dell'Orco, alla 2^ presenza in A, coglie un palo nel primo tempo e segna alla ripresa. Nerazzurri non abbastanza superiori, considerate le 8 assenze del Sassuolo, in teoria non c'era partita, invece i neroverdi rischiano di pareggiare, pur avendo vinto appena una partita delle ultime 13. È il primo successo esterno di Pioli, fuori l'Inter non passava da 3 mesi: da Empoli, con De Boer, che aveva conquistato 3 punti anche a Pescara.
Il centrocampo è predominante, con Brozovic in un buon momento, il bel gioco però resta un'ipotesi. Qualche lampo si vede, da Joao Mario, vicino ai livelli dell'Europeo, mentre Perisic è l'ombra di quanto aveva fatto con la Croazia. In difesa l'Inter concede troppo, movimenti sbagliati sulla destra e al centro. Gli emiliani avevano segnato sempre, a parte nella gara con l'Atalanta, meritavano il gol. Ecco, i bergamaschi qui ne avevano fatti 3 (a 0), anche per questo l'Inter è da sufficienza stiracchiata, al di là dei 10 punti nelle 6 partite ufficiali con Pioli. In tribuna, il nuovo proprietario vede una crescita circoscritta.
Candreva è fra i migliori esterni destri al mondo, la squalifica di Peluso lo agevola. Consigli para la conclusione da lontano e poi è salvato dal palo, sulla deviazione di Acerbi. Ragusa sbaglia la rifinitura, Icardi sfugge ad Antei, è forse in fuorigioco ma gira sul fondo, in genere non sbaglia queste opportunità. Brozovic ha un passaggio a vuoto, perde palla a centrocampo, la verticalizzazione di Sensi è da Champions, Defrel aggira Miranda e Handanovic sulla spaccata è all'altezza. Candreva sfonda ancora, Perisic gira di destro senza angolare, il portiere non ha difficoltà.
Il Sassuolo fa la partita che deve, vorrebbe resistere un altro tempo, invece, in apertura di ripresa, si arrende subito. Antei tocca male per Sensi, Joao Mario sfugge ad Acerbi, il sinistro è secco, Consigli stavolta è imperfetto e Candreva segna per la 3^ volta al Sassuolo. Di Francesco chiama due cambi, la prima segnalazione era per Sensi, sbagliata, e allora si arrabbia, per il momento delicato, al di là del +8 sul Crotone. Poi Candreva non chiude Sensi, il destro è centrale e Handanovic respinge. La fisicità dell'Inter è preponderante, gli emiliani sono insidiosi palla a terra, se passano l'argine orchestrato da Melo. L'ingresso di Banega per Joao Mario porta a insistere sulla sinistra, il Sassuolo chiude con il 4-2-4. Pioli non può lamentarsi del pressing, sono imperfette ripartenze e chiusure. Sul cross di Ragusa, Miranda sbaglia il rinvio, colpisce il volto di Iemmello e la carambola avvicina il palo.
Le ultime palle gol sono per Brozovic e Perisic, Consigli le addomestica. Al Mapei, da tre anni l'Inter chiude con l'uomo in meno, arriva la classica stupidaggine di Felipe Melo, alla 6^ espulsione in Italia. L'intervento da dietro su Defrel è irruento, mai imparerà a limitarsi. «Doveva evitare la prima ammonizione - osserva Pioli - la seconda è esagerata». Gabigol, invece, non è detto che resti. A Napoli aveva debuttato nell'ultimo quarto d'ora, qui solo il recupero e si fa anche ammonire. È un'Inter da Europa League: «Lavoriamo per essere una grande squadra - conclude l'allenatore - serve serenità per gestire palla in vantaggio. A gennaio andrà via qualcuno, per il fair play finanziario. Jovetic? Convoco i più pronti». Il montenegrino è fra i tanti sul mercato.

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