Con il Calcio Rovigo che riparte dalla Terza categoria e la Rugby Rovigo appena entrata nella bufera con le dimissioni a sorpresa del presidente Francesco Zambelli, il quadro dello sport a Rovigo non sembra essere dei migliori. E a certificare qualche difficoltà di rapporto, anche la classifica dell'indice di sportività delle province italiane, curata dal Gruppo Clas per Il Sole 24 Ore che vede Rovigo attardata nelle ultime posizioni: 83. su 110, ben ultima del Veneto.
Lo studio prende in considerazione una serie di fattori che vanno dal numero di tesserati ai risultati nei vari sport, dai media di settore alla formazione, dalle squadre dilettanti fino al Giro d'Italia, con punti per le località di arrivo e partenza della corsa rosa che ottengono, passando per sport e natura e sport e turismo, fino all'attrattività degli eventi. La graduatoria viene stilata in particolare sulla base dei risultati e numero in relazione alla popolazione (con un correttivo sull'estensione territoriale) di atleti, tecnici, dirigenti e tesserati, compresi i piazzamenti alle Olimpiadi 2016.
Inutile dire che a evitare a Rovigo di sprofondare è in particolare la palla ovale, con la quarta posizione nazionale per quanto riguarda la voce specifica relativa al rugby, battuta solo da Parma, Treviso e L'Aquila. Se fosse solo per il calcio, la posizione sarebbe la numero 75 su 110, mentre a livello di calciatori professionisti il punteggio è così basso che vale la 102. piazza.
Un risultato che dà lustro al Polesine, tuttavia, è quello che arriva sul fronte delle società dilettantistiche che vale la quarta posizione ai piedi del podio sul quale salgono Fermo, Macerata e Gorizia.
Nella classifica fra le regioni, in cui guarda tutti dall'alto in basso il Trentino Alto Adige, il Veneto si piazza al quinto posto. Anche per effetto della zavorra di Rovigo, visto che le altre province hanno risultati più brillanti: Padova è addirittura ottava, Treviso decima, Vicenza ventesima, Verona trentaquattresima, Belluno trentanovesima e Venezia quarantaduesima.
© riproduzione riservata
Lo studio prende in considerazione una serie di fattori che vanno dal numero di tesserati ai risultati nei vari sport, dai media di settore alla formazione, dalle squadre dilettanti fino al Giro d'Italia, con punti per le località di arrivo e partenza della corsa rosa che ottengono, passando per sport e natura e sport e turismo, fino all'attrattività degli eventi. La graduatoria viene stilata in particolare sulla base dei risultati e numero in relazione alla popolazione (con un correttivo sull'estensione territoriale) di atleti, tecnici, dirigenti e tesserati, compresi i piazzamenti alle Olimpiadi 2016.
Inutile dire che a evitare a Rovigo di sprofondare è in particolare la palla ovale, con la quarta posizione nazionale per quanto riguarda la voce specifica relativa al rugby, battuta solo da Parma, Treviso e L'Aquila. Se fosse solo per il calcio, la posizione sarebbe la numero 75 su 110, mentre a livello di calciatori professionisti il punteggio è così basso che vale la 102. piazza.
Un risultato che dà lustro al Polesine, tuttavia, è quello che arriva sul fronte delle società dilettantistiche che vale la quarta posizione ai piedi del podio sul quale salgono Fermo, Macerata e Gorizia.
Nella classifica fra le regioni, in cui guarda tutti dall'alto in basso il Trentino Alto Adige, il Veneto si piazza al quinto posto. Anche per effetto della zavorra di Rovigo, visto che le altre province hanno risultati più brillanti: Padova è addirittura ottava, Treviso decima, Vicenza ventesima, Verona trentaquattresima, Belluno trentanovesima e Venezia quarantaduesima.
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