Non è bastato il ricorso ad un sofisticato auricolare senza fili, abilmente coperto dai capelli: la polizia stradale, lo ha scoperto lo stesso mentre giovedì tentava di superare la prova di teoria per il conseguimento della patente «con l'aiutino». Ancora una volta ad essere denunciato per falso materiale in atto pubblico è stato un giovane di origine indiana, che non essendo in grado di sostenere il quiz a crocette alla Motorizzazione civile, ha pensato bene di ricorrere ad un aiuto esterno e di farsi aiutare con i suggerimenti del complice collegato telefonicamente per sostenere l'esame. Lo scorso febbraio, altri due indiani erano stati sorpresi sempre dalla Polstrada mentre utilizzavano lo stesso trucchetto e anche per loro era scattata la denuncia. Oltre, inevitabilmente all'annullamento della prova. Non si tratta, in ogni caso, di un fenomeno isolato, anzi è una pratica che viene spesso tentata, sempre con il medesimo risultato, visto che ormai i commissari della motorizzazione sono abituati a dover fare i conti con questi stratagemmi, soprattutto da parte di stranieri che sono in forte difficoltà nel comprendere il quesito scritto in una lingua che non padroneggiano.
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