Tutti in fila alle segrete del castello In mille per l'apertura straordinaria

Lunedì 25 Settembre 2017
L'EVENTO
ROVIGO Oltre un migliaio di persone ieri pomeriggio alla prima apertura al pubblico dei sotterranei del castello nei giardini di piazza Matteotti. Un successo incredibile, considerando la pioggia e il fatto che le visite sono durate solamente poco più di due ore.
L'OBIETTIVO
«Questo è un luogo per troppo tempo lasciato nel dimenticatoio - ha spiegato la guida di Turismo&Cultura, Maria Grazia Li Donni - Eppure da qui parte tutta la storia di Rovigo. Era l'anno 920 quando con bolla papale si dava il permesso di costruire un castello a scopo difensivo contro i barbari». In veste di guida turistica per un giorno l'assessore comunale agli Eventi, Luigi Paulon, al quale in molti hanno chiesto se sarà possibile visitare nuovamente questa parte nascosta della città. «Sicuramente - promette Paulon - Inoltre vi anticipo che dal prossimo giugno saranno rese agibili le scale della torre Donà, la più alta del Veneto».
Nei sotterranei si trovano tre stanze, che, dopo essere state usate come magazzino della Pro loco, verranno riutilizzate per convegni, mostre, esposizioni, spazio giovani.
L'ASSESSORE
«Chiaramente il numero di persone sarà limitato, in quanto gli spazi sono molto piccoli - prosegue Paulon - E per problemi tecnici le luci non possono restare accese per più di cinque ore. Servirà qualche intervento di tipo tecnologico».
Un tempo non molto lontano i giardini delle torri erano recintati e vi si accedeva attraverso un cancello: da qualche anno, con il recupero della piazza, tutto è stato tolto, rendendolo di fatto più accessibile. Ben sei i gruppi di persone che a turno sono entrati nell'ex ghiacciaia, che da leggenda metropolitana si ipotizza fosse usata anche come prigione: tra visitatori anche alcuni turisti stranieri.
Marco Scarazzatti

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci