Sviluppare il settore turistico anche attraverso la nostra storia e le nostre peculiarità. Una di queste è rappresentata dai siti archeologici di Campestrin e Frattesina, con le importanti scoperte dell'ambra. Proprio su questo si basa un'iniziativa che si colloca nell'ambito della progettazione europea, illustrata dall'assessore Alessandra Sguotti che la sta seguendo insieme all'assessore alla Cultura Andrea Donzelli.
«Crediamo fortemente - ha detto Sguotti (nella foto) - sia necessario trovare una identità per il Polesine, fondamentale soprattutto per una città capoluogo come Rovigo. In questo contesto il Comune ha costruito, in collaborazione con un partenariato italo-croato che coinvolge diversi enti pubblici, un progetto che risponda al bando del Programma transfrontaliero Asse 3.1, il cui obiettivo specifico è fare del patrimonio naturale e culturale una leva per lo sviluppo economico e sostenibile».
L'intento, come ha spiegato Sguotti, è quello di approfondire la tematica degli antichi commerci fluviali in epoca protostorica lungo gli antichi alvei del Po e la valorizzazione dei reperti rinvenuti, in particolare ponendo attenzione alla lavorazione dell'ambra. «Una cosa - ha aggiunto Sguotti - forse poco conosciuta, ma che fa parte della nostra storia. In particolare ci preme portare alla luce gli importanti studi realizzati a Campestrin. Stiamo lavorando affinché questo patrimonio sia portato a conoscenza di tutti e raccontato per diventare un volano dal punto di vista economico-turistico».
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«Crediamo fortemente - ha detto Sguotti (nella foto) - sia necessario trovare una identità per il Polesine, fondamentale soprattutto per una città capoluogo come Rovigo. In questo contesto il Comune ha costruito, in collaborazione con un partenariato italo-croato che coinvolge diversi enti pubblici, un progetto che risponda al bando del Programma transfrontaliero Asse 3.1, il cui obiettivo specifico è fare del patrimonio naturale e culturale una leva per lo sviluppo economico e sostenibile».
L'intento, come ha spiegato Sguotti, è quello di approfondire la tematica degli antichi commerci fluviali in epoca protostorica lungo gli antichi alvei del Po e la valorizzazione dei reperti rinvenuti, in particolare ponendo attenzione alla lavorazione dell'ambra. «Una cosa - ha aggiunto Sguotti - forse poco conosciuta, ma che fa parte della nostra storia. In particolare ci preme portare alla luce gli importanti studi realizzati a Campestrin. Stiamo lavorando affinché questo patrimonio sia portato a conoscenza di tutti e raccontato per diventare un volano dal punto di vista economico-turistico».
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