La Pugilistica Rodigina invita i consiglieri comunali a votare la mozione per intitolare la nuova palestra di Borsea a Silvano Modena, l'allenatore di pugilato scomparso nei giorni scorsi.
«Silvano Modena è il Maestro e lo resterà sempre. Ci sono persone che nascono con un carisma e un'autorevolezza che non si imparano. È un dono. E il Maestro ha unito questo dono alla capacità di insegnare il pugilato a tre generazioni di atleti. La passione e la serietà con la quale ha seguito professionisti e dilettanti ha fatto crescere dei ragazzi, li ha fatti diventare uomini».
A parlare è l'attuale allenatore della società, Cristiano Castellacci, che traccia questa delicata fotografia del boxeur rodigino morto sabato a 80 anni. «La nostra società di pugilato, presieduta da Luca Ferracin, avrebbe molto piacere che la nuova palestra di Borsea, la frazione dove il Maestro viveva, venisse intitolata a lui - dichiara Castellacci, che insegna pugilato in viale Trieste, come faceva Modena fino a qualche mese fa - Per questo ci siamo rivolti al Comune: vorremmo che l'Amministrazione prendesse questa decisione, un omaggio a una persona che se lo merita, che è stata grande. Non solo per noi, ma per tutta la città».
Castellacci spiega come si è mosso fin qui: «Ho contattato un consigliere comunale, Marco Bonvento, uomo di sport, ex delegato Coni, presidente della società di atletica leggera: con lui parliamo la stessa lingua, quella dello sport praticato e insegnato con il solo fine del miglioramento della persona, dell'abolizione delle barriere, della fratellanza. Bonvento, che fa parte della lista civica di Silvia Menon, ha già preparato una mozione perché la palestra di Borsea venga intitolata al Maestro. Abbiamo appreso che le normative non consentono di farlo in maniera immediata, serve una deroga ministeriale perché la morte di Modena è troppo recente. Ma la presa di posizione del Consiglio comunale potrebbe essere di grande aiuto». «Ci auguriamo venga votata all'unanimità e che non vengano fatte prevalere logiche di partito».
© riproduzione riservata
«Silvano Modena è il Maestro e lo resterà sempre. Ci sono persone che nascono con un carisma e un'autorevolezza che non si imparano. È un dono. E il Maestro ha unito questo dono alla capacità di insegnare il pugilato a tre generazioni di atleti. La passione e la serietà con la quale ha seguito professionisti e dilettanti ha fatto crescere dei ragazzi, li ha fatti diventare uomini».
A parlare è l'attuale allenatore della società, Cristiano Castellacci, che traccia questa delicata fotografia del boxeur rodigino morto sabato a 80 anni. «La nostra società di pugilato, presieduta da Luca Ferracin, avrebbe molto piacere che la nuova palestra di Borsea, la frazione dove il Maestro viveva, venisse intitolata a lui - dichiara Castellacci, che insegna pugilato in viale Trieste, come faceva Modena fino a qualche mese fa - Per questo ci siamo rivolti al Comune: vorremmo che l'Amministrazione prendesse questa decisione, un omaggio a una persona che se lo merita, che è stata grande. Non solo per noi, ma per tutta la città».
Castellacci spiega come si è mosso fin qui: «Ho contattato un consigliere comunale, Marco Bonvento, uomo di sport, ex delegato Coni, presidente della società di atletica leggera: con lui parliamo la stessa lingua, quella dello sport praticato e insegnato con il solo fine del miglioramento della persona, dell'abolizione delle barriere, della fratellanza. Bonvento, che fa parte della lista civica di Silvia Menon, ha già preparato una mozione perché la palestra di Borsea venga intitolata al Maestro. Abbiamo appreso che le normative non consentono di farlo in maniera immediata, serve una deroga ministeriale perché la morte di Modena è troppo recente. Ma la presa di posizione del Consiglio comunale potrebbe essere di grande aiuto». «Ci auguriamo venga votata all'unanimità e che non vengano fatte prevalere logiche di partito».
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