Sottopassaggio utilizzabile, ma manca la pista ciclabile

Mercoledì 29 Giugno 2016
(m.luc.) Il sottopassaggio ciclabile di via Maffei, che come il gemello di via Stacche scavalca la tangenziale, è ultimato e utilizzabile. Il problema, però, è che al momento porta nel nulla. In attesa che il Comune realizzi la pista ciclabile Rovigo-Sarzano, Palazzo Nodari chiede aiuto all'Ulss 18 affinchè i ciclisti possano utilizzare la struttura e arrivino in sicurezza sia in cittadella sanitaria che in ospedale. Lunedì l'assessore ai ai Lavori Pubblici, Gianni Saccardin, incontrerà l'ingegnere Rodolfo Fasiol per vedere se è possibile far arrivare all'interno della cittadella, dalla parte nord della recinzione, chi arriva dal sottopassaggio. In questo modo potrà facilmente raggiungere l'ex caserma dei finanzieri, oppure attraversare via Porta Mare e raggiungere la ciclabile che porta in sicurezza all'ospedale. «Basterebbe aprire un cancello sul retro della cittadella», spiega Saccardin. Veneto Strade ha ultimato i lavori di sistemazione della struttura a nord, rispetto alla gemella di via Stacche, ancora agli inizi del mese.Il sottopassaggio è così passato nelle mani del Comune. Il primo passo per la realizzazione della ciclabile Rovigo-Sarzano, dunque, è completato e l'opera da sogno dei residenti sta diventando pian piano realtà. L'assessore ai Lavori Pubblici Gianni Saccardin afferma che a breve partiranno gli espropri per la realizzazione dei primi 700 metri di pista che porteranno verso la frazione. Palazzo Nodari è solo in attesa del via libera del Consiglio alla convenzione tra Comune e Consorzio di Bonifica. I due enti hanno trovato la quadra il mese scorso: «Abbiamo concordato che sarà possibile installare illuminazione e piantumare alberi a quattro metri dal corso d'acqua. Inoltre è stato definito che la palizzata che seguirà l'andamento del percorso, sarà smontabile, in modo tale da consentire lo sfalcio dell'erba (di cui si occuperà il Comune). Infine c'era in ballo la questione della pulizia del letto del canale, che verrà fatta dal Consorzio di bonifica ogni cinque anni, a sue spese, tranne nel caso intervengano problemi di competenza del Comune».
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