Si è riunita in Provincia di Rovigo l'assemblea d'ambito del Consiglio di bacino

Domenica 24 Luglio 2016
Si è riunita in Provincia di Rovigo l'assemblea d'ambito del Consiglio di bacino “Polesine”. Tra i punti all'ordine del giorno, la nomina dei capigruppo assembleari sfociata nella scelta unanime di Vinicio Piasentini (sindaco di San Martino di Venezze) e di Ivan Dall'Ara, (sindaco di Ceregnano). Un altro punto rilevante è stato l'adeguamento della convenzione per l'affidamento del servizio idrico integrato in house providing ai sensi delle deliberazioni dell'Autorità per l'Energia Elettrica il Gas e il Sistema Idrico 656/2015 e 664/2015 del gestore Polesine Acque Spa, che ha trovato l'approvazione unanime dei partecipanti all'assemblea.
È stato inoltre adottato lo “schema regolatorio” ai sensi della deliberazione dell'Autorità nazionale per l'energia elettrica il gas e il sistema idrico. Tale schema prevede che le tariffe applicabili non subiranno rilevanti variazioni nei prossimi anni e nello specifico, secondo i calcoli effettuati per i prossimi quattro anni, potrebbero subire un lieve aumento nei primi due anni 2016 (1,007% ) e 2017 (1,003 %) e una diminuzione nei successivi due anni 2018 (0,973%) e 2019 (0,990%).
In merito a questo punto, il consigliere Luca Prando, sindaco di Lusia, in accordo con il consiglio di amministrazione di Polesine Acque ed il presidente Alessandro Ferlin, ha chiesto che il gestore non applichi alcun aumento mantenendo le tariffe inalterate per il prossimo biennio, 2016-2017. Tale proposta ha trovato l'accoglimento unanime da parte di tutti gli altri sindaci presenti, con la sola astensione del sindaco di Taglio di Po. La scelta del gestore della rete idrica polesana di mantenere invariate le tariffe porterebbe sicuramente un beneficio per tutti i cittadini del Polesine che non si troverebbero ulteriori aggravi di spesa in bolletta.
È stato infine deliberato per l'anno 2016 , un fondo di 200 mila euro per le agevolazioni tariffarie a sostegno degli utenti che si trovano in situazione di disagio economico, fondo che sarà finanziato con una quota parte del Fondo Nuovi Investimenti (Foni).

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