Scuole e strade non avranno le necessarie manutenzioni

Giovedì 25 Maggio 2017
Scuole e strade non avranno le necessarie manutenzioni
Una mobilitazione contro la smobilitazione silenziosa: i dipendenti di Palazzo Celio, così come sta avvenendo in quasi tutte le Province, si stanno attivando per far sentire la propria voce e far presente le difficoltà che stanno vivendo in un momento di totale caos e incertezza per la riforma incompiuta. E così, dopo un'assemblea unitaria con tanto di presidio, hanno approvato un documento sullo stato di agitazione che hanno trasmesso al prefetto, nel quale «segnalano l'insostenibile disagio» e «le condizioni di precarietà» dei lavoratori.
Nella lettera, sottoscritta unitariamente da Marina Paparella, Paolo Zanini, Andrea Ricci e Cristina Garbin a nome delle Rsu e delle segreterie provinciali di Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl, si fa presente come «a far data dalla pubblicazione della Legge Delrio, che nelle intenzioni doveva delineare un riordino complessivo delle Province, si è invece assistito a un taglio lineare e progressivo delle risorse economiche e a una drastica riduzione del personale, condizioni che stanno determinando l'impossibilità di erogare servizi fondamentali alla cittadinanza». E se giovedì scorso a Roma è andata in scena la grande manifestazione promossa dall'Upi al teatro Quirino di Roma, al quale ha partecipato anche la delegazione degli amministratori della Provincia di Rovigo guidata dal presidente Marco Trombini, i dipendenti fanno presente come lo stanziamento da parte del Governo di appena 110 milioni di euro a fronte dei 650 milioni necessari, «comporterà in alcuni casi il protrarsi di situazioni insostenibili sul versante del mantenimento dei servizi, in altri non basterà a evitare il dissesto degli enti».
Questo si traduce in chiusure di «edifici scolastici, tratti di viabilità o Centri per l'impiego a causa della mancanza di stanziamenti o della carenza di personale», oltre che nell'impossibilità di qualsiasi attività programmatoria: nei casi più gravi, con dissesto dichiarato, non vengono ormai da mesi versati gli stipendi ai lavoratori».
A margine dell'iniziativa, Zanini della Cgil sottolinea come lo scopo dell'agitazione sia anche quello di «ricordare che le Province, in forza anche del recente referendum, esistono ancora e svolgono funzioni fondamentali per la vita dei polesani. Senza le risorse necessarie e un numero adeguato di personale, non ci può essere sicurezza sulle nostre strade e nelle scuole, per i nostri figli. Ci attendiamo l'impegno da parte delle forze politiche e dei parlamentari polesani per cambiare il provvedimento che sarà discusso lunedì alla Camera».
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