Schianto nella nebbia, giovane grave

Domenica 11 Dicembre 2016
È stato intubato e trasportato d'urgenza in ospedale, prima ad Adria, poi a Mestre, un ventenne di Corbola, in gravi condizioni dopo un incidente avvenuto ieri pomeriggio al ponte sul Po.
Il giovane, Kevin il nome di battesimo, in sella al suo scooter stava tornando verso casa quando, erano circa le 16.30, è andato a sbattere contro il braccio meccanico di un camion che era in movimento per posizionare la segnaletica di avvertimento del pericolo del ghiaccio sul ponte. La nebbia era fittissima, tanto che il ventenne non si è accorto, se non all'ultimo momento, del mezzo in azione. L'impatto è stato violentissimo e subito le sue condizioni sono apparse delicatissime.
A conferma di come le condizioni climatiche fossero particolarmente ostili, durante le operazioni di primo soccorso si è verificato un ulteriore incidente, con un triplice tamponamento fra auto, dopo che la prima aveva rallentato trovandosi davanti la strada parzialmente occupata. Le tre persone che erano al volante, tuttavia, non si sono fatte nulla di grave. Diverso il quadro del ragazzo che è stato subito intubato dal personale medico immediatamente accorso sul posto. Poi la corsa con il codice rosso fino al pronto soccorso di Adria.
Qui, dopo le prime cure, i medici hanno valutato che il suo quadro clinico, di estrema gravità anche se non è apparso in pericolo di vita, rendesse necessario un suo trasferimento a una struttura più attrezzata per far fronte ai politraumi riportati nell'incidente. In particolare, il ragazzo si è procurato gravissime lesioni al volto. Motivo per cui la scelta è stata quella di accompagnarlo fino all'ospedale dell'Angelo di Mestre, specializzato nella chirurgia maxillofacciale, dove è stato immediatamente ricoverato. I medici si riservano la prognosi.
A causa della fitta nebbia che ha impedito all'elisoccorso di alzarsi in volo, fra l'altro, il trasferimento è stato effettuato con un'ambulanza. Sul luogo dell'incidente si è immediatamente precipitata anche una pattuglia dei carabinieri. Sono stati proprio i militari a occuparsi dei rilievi, particolarmente delicati vista la rilevanza del fattore climatico, con la nebbia che praticamente azzerava la visibilità, e un mezzo al lavoro sulla strada.
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