Scazzottata all'allenamento della FemiCz Rovigo giovedì fra il seconda linea inglese-gallese Perry John Parker, trascinatore rossoblù in questa stagione, e il pilone Francesco Pepoli. Ad avere la peggio quest'ultimo, che sarebbe finito k.o. e privo di conoscenza qualche istante.
La scena ha colpito per la durezza compagni e spettatori, che poi hanno riferito in giro. Interpellato nella seduta di ieri, l'allenatore dei Bersaglieri Joe McDonnell dà la sua versione. «Sono normali scontri nel rugby quando gli allenamenti sono impostati sull'aggressività, l'intensità e il contatto. Caratteristiche che stiamo particolarmente curando, insieme alla capacità di prendere decisioni di gioco sotto pressione e con l'opposizione, per cercare di farci trovare fisicamente e mentalmente pronti nelle partite decisive».
Ma una raffica di pugni non è solo aggressività. «Sul giornale scrivi quello che vuoi - continua Joe - ma di questo si è trattato. Punto. Pepoli è uscito con l'occhio un po' gonfio, ma tutto poi è tornato normale tra i giocatori e nella squadra».
In effetti ieri il clima che si respirava all'ultimo allenamento della settimana non sembrava aver lasciato scorie della scazzottata. Almeno a vedere la divertente partita di calcio improvvisata nel fango del campo 2: Rodriguez portiere stile Filliol, Van Niekerk motorino alla Rooney come lo chiamava Basson, Maran e Ferro statuari e un po' statici difensori centrali. Non c'erano i piloni Pepoli, Atalifo, Tenga e qualche altro rossoblù.
L'unica immagine sopra le righe era proprio Pj Parker, ma perchè ha giocato a petto nudo e pantaloncini corti, con addosso un ridicolo paio di bretelle verde chiaro. Una grottesca punizione per espiare davanti agli occhi di tutti l'eccesso di aggressività del giorno prima contro il compagno? Alle richieste nessuno ha voluto ammetterlo esplicitamente, ma l'ha fatto capire.
Il caso è qunidi chiuso? O arriveranno provvedimenti disciplinari da parte della società? Episodi del genere è vero che non sono infrequenti negli allenamenti di una squadra di rugby. Mentre fuori dal campo quest'anno il Rovigo era già stato protagonista della scazzottata fra Majstorovic e Momberg.
© riproduzione riservata
La scena ha colpito per la durezza compagni e spettatori, che poi hanno riferito in giro. Interpellato nella seduta di ieri, l'allenatore dei Bersaglieri Joe McDonnell dà la sua versione. «Sono normali scontri nel rugby quando gli allenamenti sono impostati sull'aggressività, l'intensità e il contatto. Caratteristiche che stiamo particolarmente curando, insieme alla capacità di prendere decisioni di gioco sotto pressione e con l'opposizione, per cercare di farci trovare fisicamente e mentalmente pronti nelle partite decisive».
Ma una raffica di pugni non è solo aggressività. «Sul giornale scrivi quello che vuoi - continua Joe - ma di questo si è trattato. Punto. Pepoli è uscito con l'occhio un po' gonfio, ma tutto poi è tornato normale tra i giocatori e nella squadra».
In effetti ieri il clima che si respirava all'ultimo allenamento della settimana non sembrava aver lasciato scorie della scazzottata. Almeno a vedere la divertente partita di calcio improvvisata nel fango del campo 2: Rodriguez portiere stile Filliol, Van Niekerk motorino alla Rooney come lo chiamava Basson, Maran e Ferro statuari e un po' statici difensori centrali. Non c'erano i piloni Pepoli, Atalifo, Tenga e qualche altro rossoblù.
L'unica immagine sopra le righe era proprio Pj Parker, ma perchè ha giocato a petto nudo e pantaloncini corti, con addosso un ridicolo paio di bretelle verde chiaro. Una grottesca punizione per espiare davanti agli occhi di tutti l'eccesso di aggressività del giorno prima contro il compagno? Alle richieste nessuno ha voluto ammetterlo esplicitamente, ma l'ha fatto capire.
Il caso è qunidi chiuso? O arriveranno provvedimenti disciplinari da parte della società? Episodi del genere è vero che non sono infrequenti negli allenamenti di una squadra di rugby. Mentre fuori dal campo quest'anno il Rovigo era già stato protagonista della scazzottata fra Majstorovic e Momberg.
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