Rossini: «I blitz sono scena I rifugiati facciano lavori utili»

Lunedì 29 Agosto 2016
«Fa i blitz con i vigili per "sgomberare" locali che lui ritiene malsani, ma non fa nulla per impiegare i ragazzi stranieri in qualcosa di utile. Come sempre il sindaco fa tanto cinema, ma alla fine dei conti, poco di costruttivo».
A parlare è il consigliere tosiano Antonio Rossini, a seguito del polverone alzato da Massimo Bergamin con l'incursione dei vigili all'interno dell'ex bar Diamond dove erano alloggiati, regolarmente per la Prefettura, 13 richiedenti asilo. «La sicurezza nella nostra città è una tematica sempre più sentita dalla popolazione - esordisce - punto importante di questa situazione è quello di favorire la convivenza nel rispetto delle regole e delle norme giuridiche. Passiamo dal generale al particolare: a Rovigo risiedono 203 richiedenti asilo e alcuni di loro durante il giorno stazionano sulle panchine di parchi e giardini, non avendo alcunché da fare, visto che il sindaco, a differenza di altri suoi colleghi, non ha ancora deciso di farli impiegare, a titolo gratuito, nei lavori di pubblica utilità a favore della collettività».
Questa situazione, «oltre a privare o limitare l'uso da parte dei cittadini di questi spazi, ha aumentato nella gente in maniera esponenziale la percezione di insicurezza. Nell'attesa che Bergamin si decida ad autorizzare convenzioni con le associazioni per progetti gratuiti utili alle aree pubbliche, con il primo positivo risultato di togliere dall'ozio 203 immigrati, propongo al sindaco di concordare l'impiego di un vigile insieme con una rappresentanza delle forze dell'ordine, al fine di sorvegliare i siti più sensibili ai fenomeni negativi anzidetti, con la duplice valenza di ripristinare il decoro urbano e di prevenire comportamenti illegittimi e allo stesso tempo di rassicurare i nostri cittadini».
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