Il sindaco Massimo Bergamin torna a invocare l'esercito sottolineando che «la gente ha paura» e reclamando l'inclusione del capoluogo nel programma Strade sicure, che come spiega il ministero della Difesa, prevede l'impiego di militari «nei servizi di controllo del territorio a tutela di obiettivi sensibili e per contribuire alla prevenzione e contrasto del terrorismo». «Bergamin è sempre pronto a fare dichiarazioni roboanti, che attirano l'attenzione dei media, su argomenti che non dipendono dalla sua volontà», punge il consigliere d'opposizione Antonio Rossini, della Lista Tosi, che chiede «come mai il sindaco non compie gli atti concreti a favore della decantata sicurezza che dipendono dalla sua volontà». Come esempia cita le sue proposte «di pattuglie di prevenzione al crimine e al degrado composte da un vigile con un componente delle forze dell'ordine, di attuare la convenzione con le associazioni del personale di polizia in pensione, con 15 ex poliziotti già disponibili, e l'assicurazione contro i furti, per la quale il Comune non doveva spendere un euro, ma solo mettere a disposizione i propri uffici per la raccolta delle adesioni».
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