Rogo di via Incao innescato da una sigaretta

Martedì 26 Luglio 2016
Acqua e vino: è dalla mancanza della prima e dall'eccesso del secondo che sarebbe stato in parte originato l'incendio divampato nella notte fra sabato e domenica a Mardimago, in un appartamento Ater di via Incao occupato da un 45enne di origine marocchina agli arresti domiciliari. Secondo quello che emerge dai primi riscontri, infatti, l'uomo si sarebbe addormentato, dopo aver consumato alcolici, lasciando una sigaretta accesa, dalla quale sono poi scaturite le fiamme che hanno distrutto il soggiorno. Quando il calore, il fumo ed il crepitare del fuoco hanno svegliato il 45enne, questo non aveva nulla per spegnere l'incendio, visto che da quello che risulta, la sua condizione di morosità aveva portato al distacco dell'utenza dell'acqua. È per questo che il fuoco ha avuto modo di avanzare, senza trovare immediata opposizione. L'intervento dei vigili del fuoco, supportati dalla polizia, ha portato all'evacuazione delle sei famiglie residenti nello stabile, che dopo una notte trascorsa fuori casa sono poi potute tornare nei rispettivi appartamenti. Impossibile però per il marocchino, la cui casa è stata dichiarata inagibile a causa dei danni e posta sotto sequestro. Vista l'impossibilità di una diversa soluzione abitativa ed essendo ai domiciliari, l'uomo è stato così tratto in arresto e trasferito in carcere.
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