«Rita era una maschera di sangue» «Fatto inaudito, non deve ripetersi»

Martedì 6 Dicembre 2016
È alta la tensione nel quartiere Borgo Dolomiti all'indomani dell'aggressione da parte di un Dogo argentino. Sono molti gli abitanti del quartiere che fanno la spola a casa delle signora Rita Barison a chiedere notizie sulle sue condizioni di salute. Molti hanno già un'idea di chi potrebbe essere il proprietario del Dogo. Qualcuno mostra sul cellulare le foto del cane, forse estratte dal profilo Facebook del proprietario. «Se capitava a me - dice p Carlo Franzoso, presidente dell'associazione Borgo Dolomiti - avrei sgozzato quel cane. È un fatto inaudito, certe cose non possono accadere e non devono ripetersi. Qui giocano i nostri figli ed i nostri nipoti. Non siamo più sicuri».
«Un animale del genere non può girare liberamente - commenta un ragazza che è stata tra le prime ad accorrere -. Rita era una maschera di sangue».
Un fatto simile, con conseguenze molto meno gravi, si era verificato nel giugno scorso all'interno di una macelleria cittadina. Nella circostanza era stato assalito un noto imprenditore che fu morso alla schiena ed alla mano da un pastore tedesco tanto che era stato costretto a rivolgersi al Pronto Soccorso dell'ospedale Santa Maria Regina degli Angeli. Nella circostanza il morso del cane lupo aveva completamente bucato camicia e giacca.
© riproduzione riservata

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci