Rifiuti pericolosi nel giardino di casa, dopo l'inchiesta il monito del questore

Martedì 28 Marzo 2017
Rifiuti pericolosi nel giardino di casa, dopo l'inchiesta il monito del questore
Arriverà un'altra proroga per i plateatici dei locali del centro storico.
In Comune, tra assessorati al Commercio e all'Urbanistica, non sono riusciti a lavorare per tempo alle modifiche che l'amministrazione vuole introdurre al regolamento che era stato preparato, con tempi lunghi e varie difficoltà locali e con la Soprintendenza di Verona, e che pareva ormai in dirittura d'arrivo.
Venerdì 31 scadrà la proroga che il sindaco aveva firmato per i mesi scorsi, da ottobre a oggi, e negli obiettivi della maggioranza c'era di arrivare a questa scadenza con il nuovo regolamento finito e approvato, così da chiudere con il regime delle proroghe che va avanti da anni. Come detto, invece, dal 1. aprile agli esercizi pubblici verrà allungato il regime attuale fino al prossimo ottobre, confidando che nei prossimi mesi il lavoro venga completato.
Come avevamo scritto nelle scorse settimane, il regolamento era pronto, con l'assenso dell'ente di tutela di Verona. Grazie a questo, il Comune ogni anno avrebbe dovuto solo verificare la rispondenza delle richieste dei locali sugli arredi esterni, rispetto alle norme. Prescrizioni che valevano per il centro storico e per le frazioni, ma è qui che la maggioranza ha detto stop, avanzando dubbi sul fatto che il regolamento concordato con la Soprintendenza prevedesse appunto le frazioni. Gli esercizi che si trovano in queste si sarebbero dovuti adeguare a canoni estetici del centro. La modifica che si vuole è appunto quella di stralciare queste zone della città, ma ciò porta a doversi confrontare di nuovo con la Soprintendenza.
Il desiderio del Comune resta quello di decidere in maniera autonoma su certi ambiti, che non sono vincolati,a differenza delle cinque aree centrali tutelate, quali le piazze e aree contigue, e il tratto centrale di corso del Popolo. E così come avevamo scritto, difficilmente si sarebbero arrivati a una soluzione in tempo, dovendo attivare, dunque, l'ennesima proroga.
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