Rette, salasso a sorpresa

Venerdì 26 Agosto 2016 di Familiari in difficoltà per i rincari che partono dal 1. gennaio
Familiari dei pazienti ospiti dell'Iras sul piede di guerra contro l'aumento retroattivo delle rette che li obbliga a versare inaspettatamente molti soldi più del previsto. Come gli inquilini di casa Serena, in parecchi si domandano se il provvedimento sia valido, visto che era un atto propedeutico al bilancio che, però, non è stato approvato. Difatti, alla fine, la Regione ha nominato un commissario.
La delibera che prevede l'aumento è stata votata del consiglio di amministrazione, all'epoca orfano dei dimissionari Fabiano Rizzo presidente e Andrea Ballotta consigliere. Firmata quindi solo da Pierantonio Moretto, Letizia Guerreschi e Daniela Gasparetto. Il provvedimento stabilisce i costi delle rette di ospitalità e i canoni di affitto degli alloggi per il 2016. Tutto questo, come dalle premesse fatte nel documento, è fatto per riuscire a presentare il bilancio. Documento contabile però bocciato poi dai revisori dei conti e dalla Regione.
In particolare il Cda aveva deciso di lasciare invariate le rette per gli ospiti non autosufficienti. Ma la stangata arriva per gli autosufficienti: pagheranno, due euro in più al giorno, ovvero 60 euro al mese. La loro retta, infatti, passa da 53,27 a 55,27 euro al giorno. Un vero salasso che, oltretutto, non va di pari passo con il servizio ricevuto. A parlare è un familiare che preferisce l'anonimato per non mettere in difficoltà il parente ricoverato: «Una mancanza gravissima è l'assenza del logopedista poiché i grossi problemi dell'anziano sono la deglutizione e la parola. È una vergogna che prima di Natale sia stata licenziata la logopedista assunta da più di quattro anni a tempo determinato. Un'altra anomalia è la semplice presenza dei medici in orari convenzionati. Hanno addirittura il cartellino da timbrare e, purtroppo, gli infermieri non possono decidere in loro assenza. Forse una guardia medica costa meno e l'aspetto sanitario darebbe più garanzie».
Quel che più infastidisce, poi, è la decisione di aumentare la retta retroattivamente: «Ci siamo visti arrivare questo salasso a partire dell'1. gennaio. Capite bene che diventa una spesa imprevista per una famiglia. E non da poco: parliamo di centinaia di euro in un anno».
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