Referendum, le ragioni del sì e quelle del no

Domenica 26 Giugno 2016
(M.Bel.) Il dibattito sul referendum costituzionale di ottobre è già iniziato in Polesine e un primo confronto tra i sostenitori del sì e quelli del no, promosso dal centro studi Progetto Polesine, si è tenuto venerdì sera all'Hotel Regina Margherita di Rovigo. Protagonisti del dibattito il parlamentare democratico Diego Crivellari, l'avvocato Domenico Menorello e il professor Paolo Veronesi, docente di Diritto costituzionale all'Università di Ferrara, coordinati dalla giornalista Irene Lissandrin.
Crivellari, sostenitore del sì, ha sottolineato l'importanza di superare il bicameralismo perfetto e risolvere il nodo della materie concorrenti tra Stato e Regioni, auspicando che il premier Renzi non finisca per personalizzare questo referendum. Più scettico Menorello, che ha evidenziato alcune criticità della riforma, in particolare la vocazione centralista, che decreta la fine del regionalismo, e la nuova legge elettorale scritta in concomitanza con la riforma costituzionale, l'Italicum, giudicata molto pericolosa perché, ha spiegato l'avvocato, con i capilista bloccati non permette al popolo di scegliere la propria classe dirigente. Anche Veronesi ha affermato di preferire un sistema maggioritario basato su collegi uninominali, anche se l'Italicum - ha detto - favorisce l'aggregazione tra partiti in una situazione molto polverizzata.
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