PROGETTO

Sabato 23 Luglio 2016 di DESTINAZIONE PUBBLICA
Da sanatorio ad area che necessita di essere sanata. Ora c'è un'ultima carta che Palazzo Nodari si può giocare per risolvere la situazione di stallo che si è prodotta, anche se il tempo stringe. Sembra un paradosso, visto che tutto si trascina da anni. La dead line è il 31 agosto. È per quella data che si chiuderà la finestra per la presentazione delle domande al bando statale per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie delle città metropolitane e dei comuni capoluogo di provincia. Un finanziamento, che potrebbe arrivare fino a 18 milioni di euro, che permetterebbe di cambiare il volto ad un'area ormai da troppo tempo in stato di abbandono. Una ferita aperta nel tessuto urbano di Rovigo.
La storia del «Maddalena» inizia nel 1938 quando viene inaugurato come presidio polesano per combattere la Tbc, con circa 200 posti letto. Nel 1973 arriva la fusione con l'ospedale Santa Maria della Misericordia, mentre negli anni '90 la progressiva dismissione. Nell'ambito di una partita di giro fra Ulss 18 ed Ente Seminario, nel 2002 la proprietà è passata a quest'ultimo che l'ha poi venduta, quattro anni più tardi, alla cordata formata dalle ditte Reale e Cefil.
Per la riqualificazione dell'area è stato presentato un Piruea, il numero 14, «Sistemazione del comparto ex ospedale Maddalena nel quartiere Commenda», che prevedeva fra l'altro la cessione del parco al Comune. Il Piruea si è però «inceppato», anche a causa dei forti vincoli gravanti sull'area che hanno di fatto reso impossibile per le ditte procedere con i progetti che avevano immaginato. Al punto che, nel settembre del 2012, Reale e Cefil sono arrivati a proporre tutto il complesso in «regalo» al Comune. Ovviamente il regalo non era poi così vantaggioso, visto che oltre all'edificio ed al parco circostante, la transazione riguardava anche attivi e passivi gravanti. Senza contare lo «sconto Imu» Un'idea comunque suggestiva, ma lasciata cadere. Anche il Piruea è nel frattempo scaduto. L'area al momento continua a dimostrarsi criminogena. Per sanare l'ex sanatorio serve una cura. Urgente.
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