Piove in Rotonda per colpa del guano

L'acqua ha minacciato ieri le preziose opere d'arte custodite all'interno della Rotonda, con un'infiltrazione che ha rischiato di danneggiare il maestoso altare ligneo ricoperto a foglia d'oro che racchiude proprio l'immagine quattrocentesca della Madonna del Soccorso, alla quale è intitolato il Tempio. Fortunatamente il sacrestano si è accorto in tempo che qualche goccia aveva raggiunto il baldacchino che sovrasta l'altare ed ha avvisato il presidente del Sindacato del Tempio Luciano Zanforlin che, a sua volta, ha attivato Comune e vigili del fuoco. Sono stati proprio i pompieri, con l'aiuto dell'autogrù, a intervenire tempestivamente sulla sommità più alta del tetto, dove nel XVII secolo sorgeva la cupola, poi sostituita dai classici spioventi, evitando che il monumento simbolo di Rovigo venisse danneggiato.
Ad originare l'infiltrazione, nonostante ieri di prima mattina la pioggia non fosse stata particolarmente insistente, sembra essere stato un ammasso di guano, prodotto dai tanti piccioni che popolano il tetto della chiesa, che ha di fatto otturato un pluviale facendo tracimare l'acqua dalla grondaia sulla parte est che, per un problema di inclinazione, è colata giù dalla parte interna. Si sono bagnate inizialmente solo le scale di legno che conducono all'abbaino, mentre, per quanto riguarda le opere d'arte, l'intervento, in questo caso letteralmente provvidenziale, dei vigili del fuoco ha scongiurato gravi danni. I pompieri hanno lavorato per circa un'ora e mezzo, riuscendo a liberare il tubo della grondaia che, nei minuti successivi ha lasciato sgorgare un vero e proprio fiume d'acqua. Già in passato la Rotonda era stata interessata da un problema simile, con qualche ombra lasciata dall'acqua che resta ancora visibile. «Il rischio di ulteriori tracimazioni - ha spiegato Zanforlin poco prima che prendesse avvio l'incontro del mese mariano con il formatore di manager Daniele Polidori - è scongiurato definitivamente».
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