Perseguitava l'ex compagna Non dovrà più avvicinarla

Venerdì 1 Luglio 2016
(f.c.) Dopo l'arresto e il trasferimento in carcere in attesa della direttissima, il 57enne accusato di stalking sembra aver compreso che il suo comportamento ossessivo nei confronti della compagna, dopo che questa ha deciso di interrompere la convivenza andandosene insieme al loro figlio piccolo, non era più considerabile una richiesta di ricucire un rapporto, ma qualcosa di ben più pesante. Ieri mattina, difeso dall'avvocato Ivan Agnesini, l'uomo è comparso davanti al giudice Silvia Varotto che ne ha convalidato l'arresto in flagranza, eseguito martedì dai poliziotti di una Volante, poco dopo le 13, davanti all'Iras, dove l'uomo si era appostato attendendo l'arrivo della compagna. Il 57enne, residente a Boara Polesine, aveva inviato alla donna un sms dicendole che la stava aspettando e che le doveva parlare. Il fatto in sé non era grave, ma è quanto avvenuto negli ultimi mesi ad aver precedentemente spinto la donna a presentarsi dai carabinieri che hanno poi denunciato l'uomo per atti persecutori. Motivo per cui quel nuovo appostamento è stato ritenuto una continuazione del reato ipotizzato nei suoi confronti. I due convivevano da anni, ma non tutto andava per il verso giusto e dallo scorso aprile sono state ben quattro le querele presentate dalla donna, che ha lamentato atteggiamenti minacciosi e violenti, arrivando al punto di trovare una nuova sistemazione abitativa. Questo avrebbe scatenato nell'uomo un atteggiamento ostile con continue telefonate e messaggi di ogni tipo, fino alle minacce e ai pedinamenti. Il giudice Varotto, pur disponendo la sua liberazione, ha stabilito nei confronti del 57enne la misura cautelare del divieto di avvicinamento alla donna e ai luoghi da lei frequentati.(((campif)))

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