(f.c.) Il suo attaccamento ossessivo alla compagna che ha deciso di rompere con lui, gli è costato l'arresto. In realtà in questo caso non sembra aver fatto nulla di particolarmente grave in sé, cercando di incontrare la compagna. Il problema è che il suo atteggiamento da fine aprile gli è già costato quattro querele, finendo per essere denunciato per atti persecutori. E lo stalking, un reato continuativo, prevede l'arresto in flagranza quando si verifica un fatto che possa essere messo in relazione con i precedenti comportamenti. Per questo martedì, poco dopo le 13, davanti all'Iras dove si era appostato attendendo l'arrivo della compagna, che sapeva sarebbe andata a trovare una parente che si trova all'interno della struttura, è stato preso in consegna dalla polizia, avvisata dalla donna che aveva appena ricevuto un sms nel quale l'ex le comunicava che la stava aspettando e che la voleva assolutamente vedere.
La situazione è precipitata a inizio di giugno quando, stanca del comportamento vessatorio del compagno con il quale ha una relazione ormai ventennale, nel corso della quale, come risulta dalle sue querele, non sarebbero mancate botte e lividi, con atteggiamenti minacciosi anche nei confronti del bambino, una 42enne se n'è andata di casa insieme al loro figlio sui 10 anni. Ha cercato una nuova sistemazione sperando di porre fine ai suoi problemi, che non sembrano però essere finiti. Anzi. Da allora, infatti, il compagno, un 57enne originario di Ariano e residente a Boara Polesine, M.T., non ha trovato pace. Prima ha cercato di convincere la donna a tornare sui propri passi con le buone, poi sembra essere passato alle minacce. arrivando fino ad augurarle la morte. Telefonate, sms, messaggi su Whatsapp degli ultimi tempi erano già confluiti nella querela che la donna ha sporto ai carabinieri, nella quale ha decritto l'atteggiamento ostile dell'uomo, le sue continue pressioni, le attenzioni maniacali e perfino pedinamenti e appostamenti. L'ultimo ha fatto scattar l'arresto in flagranza per atti persecutori, la cui convalida sarà oggetto dell'udienza fissata questa mattina.(((campif)))
La situazione è precipitata a inizio di giugno quando, stanca del comportamento vessatorio del compagno con il quale ha una relazione ormai ventennale, nel corso della quale, come risulta dalle sue querele, non sarebbero mancate botte e lividi, con atteggiamenti minacciosi anche nei confronti del bambino, una 42enne se n'è andata di casa insieme al loro figlio sui 10 anni. Ha cercato una nuova sistemazione sperando di porre fine ai suoi problemi, che non sembrano però essere finiti. Anzi. Da allora, infatti, il compagno, un 57enne originario di Ariano e residente a Boara Polesine, M.T., non ha trovato pace. Prima ha cercato di convincere la donna a tornare sui propri passi con le buone, poi sembra essere passato alle minacce. arrivando fino ad augurarle la morte. Telefonate, sms, messaggi su Whatsapp degli ultimi tempi erano già confluiti nella querela che la donna ha sporto ai carabinieri, nella quale ha decritto l'atteggiamento ostile dell'uomo, le sue continue pressioni, le attenzioni maniacali e perfino pedinamenti e appostamenti. L'ultimo ha fatto scattar l'arresto in flagranza per atti persecutori, la cui convalida sarà oggetto dell'udienza fissata questa mattina.
