Rovigo rallenta, ma continua a crescere, anche se meno di altre realtà. Il dato in questione è quello relativo alle immatricolazioni di auto nel primo trimestre del 2017: da gennaio a marzo in Polesine sono state 1.790, con una crescita del 1,42% rispetto allo stesso periodo del 2016.
L'anno si era aperto timidamente: a gennaio 534 auto immatricolate, con una netta prevalenza di Volkswagen, 72, seguite da Fiat, 60, e Ford, 50. A febbraio, invece 588 nuove immatricolazioni, con le tre marche sempre leader, anche se con una forbice meno ampia: 63, 60 e 50.
A marzo, infine, l'accelerata: 650 nuove registrazioni con il sorpasso della Fiat, 93, sulla Volkswagen, 78, con la Ford stabile al terzo posto con 56.
A livello regionale, come sottolinea il gruppo Auto Moto di Confcommercio Veneto analizzando i dati Unrae, l'incremento delle immatricolazioni nel primo trimestre dell'anno fa registrare un incremento del 5,41%, con Vicenza e Padova in testa con aumenti, rispettivamente, di oltre il 12% e del 9%. Rovigo è penultima, con Belluno che la segue in classifica, unica provincia a fare registrare un dato negativo: meno 5,32%. Vero è che il 2016 era stato un anno di grande crescita, seppure le cifre toccate prima della crisi rimangono ancora lontanissime, con 21.477 nuove immatricolazioni in Veneto rispetto al 2015, pari al più 17,64%, superiore alla media nazionale del più 16,2%.
Numeri particolarmente brillanti nell'anno passato per Rovigo, quarta per incremento, più 17,19%, preceduta allora proprio da Belluno con 19,03. Se dopo il botto Belluno frena, a Rovigo la crescita continua, seppur a velocità ridotta.
Nella classifica dei numeri assoluti dei primi tre mesi del 2017, il podio spetta alla provincia di Padova, con 8.872 veicoli immatricolati; seguono Verona con 8.425, Vicenza con 8.143, Treviso con 7.062, Venezia con 6.303, Rovigo con 1.790 e Belluno con 1.710.
«Il trend positivo avviato da due anni continua, grazie anche alla fusione tra alcuni gruppi di imprese - rimarca il presidente di Confcommercio Veneto, Massimo Zanon - anche se la crescita media di questi primi tre mesi rimane contenuta, il segno più registrato in quasi tutte le province fa ben sperare».
© riproduzione riservata
L'anno si era aperto timidamente: a gennaio 534 auto immatricolate, con una netta prevalenza di Volkswagen, 72, seguite da Fiat, 60, e Ford, 50. A febbraio, invece 588 nuove immatricolazioni, con le tre marche sempre leader, anche se con una forbice meno ampia: 63, 60 e 50.
A marzo, infine, l'accelerata: 650 nuove registrazioni con il sorpasso della Fiat, 93, sulla Volkswagen, 78, con la Ford stabile al terzo posto con 56.
A livello regionale, come sottolinea il gruppo Auto Moto di Confcommercio Veneto analizzando i dati Unrae, l'incremento delle immatricolazioni nel primo trimestre dell'anno fa registrare un incremento del 5,41%, con Vicenza e Padova in testa con aumenti, rispettivamente, di oltre il 12% e del 9%. Rovigo è penultima, con Belluno che la segue in classifica, unica provincia a fare registrare un dato negativo: meno 5,32%. Vero è che il 2016 era stato un anno di grande crescita, seppure le cifre toccate prima della crisi rimangono ancora lontanissime, con 21.477 nuove immatricolazioni in Veneto rispetto al 2015, pari al più 17,64%, superiore alla media nazionale del più 16,2%.
Numeri particolarmente brillanti nell'anno passato per Rovigo, quarta per incremento, più 17,19%, preceduta allora proprio da Belluno con 19,03. Se dopo il botto Belluno frena, a Rovigo la crescita continua, seppur a velocità ridotta.
Nella classifica dei numeri assoluti dei primi tre mesi del 2017, il podio spetta alla provincia di Padova, con 8.872 veicoli immatricolati; seguono Verona con 8.425, Vicenza con 8.143, Treviso con 7.062, Venezia con 6.303, Rovigo con 1.790 e Belluno con 1.710.
«Il trend positivo avviato da due anni continua, grazie anche alla fusione tra alcuni gruppi di imprese - rimarca il presidente di Confcommercio Veneto, Massimo Zanon - anche se la crescita media di questi primi tre mesi rimane contenuta, il segno più registrato in quasi tutte le province fa ben sperare».
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