(A.Luc.) Le strade di Rovigo, del centro storico ma non solo, in questi giorni sono disseminate da una serie di piccoli cantieri. Se da oltre una settimana nei pressi della Rotonda gli operai stanno sistemando alcuni tratti di pavimentazione in porfido, da ieri mattina anche in piazza Vittorio Emanuele II gli si sta finalmente risolvendo il problema delle tante buche che affliggono la principale piazza rodigina. Non più tardi di alcune settimane fa, oltretutto, Rovigo era diventata celebre a livello nazionale per le buche sulle strade comunali, abbellite per un flash mob per attirare l'attenzione sul degrado raggiunto dalle vie cittadine.
Il Comune ora pare essersi messo in moto per risolvere la situazione allestendo i cantieri per i lavori. Precedentemente in molti si sono dovuti rivolgere alle cure mediche, in alcuni casi ricorrendo al Pronto Soccorso, per cadute anche in bicicletta lungo le strade attorno alla piazza rodigina, dovute ai sampietrini divelti. Palazzo Nodari, così, è corso ai ripari sistemando dove possibile i ciottoli sollevatisi con il tempo.
L'assessore ai lavori pubblici Antonio Saccardin aveva annunciato che tra ieri ed oggi sarebbero partiti anche altri interventi, con particolare attenzione alle scuole e alle palestre dei quartieri Tassina, San Pio X e San Bortolo. Anche se, fino a ieri pomeriggio, i cantieri nei quartieri non erano ancora stati aperti, probabilmente per questioni meteorologiche. C'è da aspettarsi che questa mattina in via Mozart, per tutto il tratto compreso tra via Mascagni e via Dante Gallani, in via Resistenza davanti alle scuole medie Casalini e tra via Vittorio Veneto e Via Rovereto, in corrispondenza della palestra, la situazione sia ben differente rispetto a ieri. In tutto sono 270mila euro di lavori che dovrebbero riportare allo stato dell'arte i marciapiedi e le strade dissestati da anni.
In via Piave, via Fiume e via Nazario Sauro ieri mattina gli operai del Comune, all'interno dell'intervento riguardante la viabilità di viale Trieste, hanno sistemato la segnaletica orizzontale che mancava o si era rovinata negli anni passati. Alcuni passanti in bicicletta, transitando lungo quelle strade, ha chiesto agli operai di rattoppare anche altre buche: tutte richieste, ovviamente, cadute nel vuoto visto che gli incaricati del Comune si trovavano là per rifare la segnaletica, appunto, e non per rattoppare le buche.
© riproduzione riservata
Il Comune ora pare essersi messo in moto per risolvere la situazione allestendo i cantieri per i lavori. Precedentemente in molti si sono dovuti rivolgere alle cure mediche, in alcuni casi ricorrendo al Pronto Soccorso, per cadute anche in bicicletta lungo le strade attorno alla piazza rodigina, dovute ai sampietrini divelti. Palazzo Nodari, così, è corso ai ripari sistemando dove possibile i ciottoli sollevatisi con il tempo.
L'assessore ai lavori pubblici Antonio Saccardin aveva annunciato che tra ieri ed oggi sarebbero partiti anche altri interventi, con particolare attenzione alle scuole e alle palestre dei quartieri Tassina, San Pio X e San Bortolo. Anche se, fino a ieri pomeriggio, i cantieri nei quartieri non erano ancora stati aperti, probabilmente per questioni meteorologiche. C'è da aspettarsi che questa mattina in via Mozart, per tutto il tratto compreso tra via Mascagni e via Dante Gallani, in via Resistenza davanti alle scuole medie Casalini e tra via Vittorio Veneto e Via Rovereto, in corrispondenza della palestra, la situazione sia ben differente rispetto a ieri. In tutto sono 270mila euro di lavori che dovrebbero riportare allo stato dell'arte i marciapiedi e le strade dissestati da anni.
In via Piave, via Fiume e via Nazario Sauro ieri mattina gli operai del Comune, all'interno dell'intervento riguardante la viabilità di viale Trieste, hanno sistemato la segnaletica orizzontale che mancava o si era rovinata negli anni passati. Alcuni passanti in bicicletta, transitando lungo quelle strade, ha chiesto agli operai di rattoppare anche altre buche: tutte richieste, ovviamente, cadute nel vuoto visto che gli incaricati del Comune si trovavano là per rifare la segnaletica, appunto, e non per rattoppare le buche.
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