Alberto Borella riceve l'endorsement di Silvia Menon. Sarà la lista civica ad appoggiare il suo ingresso nella commissione straordinaria da lui voluta, cercata e ottenuta con la raccolta di 24 firme tra i banchi del consiglio comunale rodigino.
«Rinuncerò al rappresentante della mia lista per appoggiare Borella. Il dato che deve emergere è che ci sono due persone che sono contro la commissione e fanno di tutto per mettersi di mezzo. Se hanno dichiarato di avere fiducia negli uffici, perché fanno così? Si autodichiarano dispettosi come dei bimbi e sarebbe puerile non farlo partecipare».
Il riferimento di Menon va ai due componenti del gruppo misto cui appartiene anche Borella: Renato Borgato e Andrea Denti. Borgato ha già affermato che non voterà per il primo perché «è una commissione inutile, manderò Denti a rappresentarci». Borella è costretto ad accettare l'invito di Menon se vorrà sedersi al tavolo da lui voluto per valutare l'iter della richiesta di ampliamento della Fattoria. Se decidesse di uscire dal gruppo, sarebbe un consigliere senza una bandiera e decadrebbe con effetto immediato dalle commissioni e non potrebbe partecipare nemmeno a quella straordinaria che ha voluto, e non potrebbe effettuare dichiarazioni di voto durante i consigli. Pertanto o il regolamento consiliare gli permetterà di accedere alla commissione d'indagine con il voto della Civica Menon, o dovrà accasarsi in un altro gruppo che dovrà quindi votare a favore del suo ingresso nella compagine. Quest'ultima ipotesi non lascia spazio a molti scenari, di certo non verrebbe accolto da Forza Italia o da Obiettivo Rovigo, tantomeno dalla Lega anche se ha firmato per la costituzione della commissione. Forse nella maggioranza, potrebbe trovare asilo solo in Presenza cristiana, in un gruppo della minoranza, ma è difficile che le sue posizioni lo portino a questo.
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«Rinuncerò al rappresentante della mia lista per appoggiare Borella. Il dato che deve emergere è che ci sono due persone che sono contro la commissione e fanno di tutto per mettersi di mezzo. Se hanno dichiarato di avere fiducia negli uffici, perché fanno così? Si autodichiarano dispettosi come dei bimbi e sarebbe puerile non farlo partecipare».
Il riferimento di Menon va ai due componenti del gruppo misto cui appartiene anche Borella: Renato Borgato e Andrea Denti. Borgato ha già affermato che non voterà per il primo perché «è una commissione inutile, manderò Denti a rappresentarci». Borella è costretto ad accettare l'invito di Menon se vorrà sedersi al tavolo da lui voluto per valutare l'iter della richiesta di ampliamento della Fattoria. Se decidesse di uscire dal gruppo, sarebbe un consigliere senza una bandiera e decadrebbe con effetto immediato dalle commissioni e non potrebbe partecipare nemmeno a quella straordinaria che ha voluto, e non potrebbe effettuare dichiarazioni di voto durante i consigli. Pertanto o il regolamento consiliare gli permetterà di accedere alla commissione d'indagine con il voto della Civica Menon, o dovrà accasarsi in un altro gruppo che dovrà quindi votare a favore del suo ingresso nella compagine. Quest'ultima ipotesi non lascia spazio a molti scenari, di certo non verrebbe accolto da Forza Italia o da Obiettivo Rovigo, tantomeno dalla Lega anche se ha firmato per la costituzione della commissione. Forse nella maggioranza, potrebbe trovare asilo solo in Presenza cristiana, in un gruppo della minoranza, ma è difficile che le sue posizioni lo portino a questo.
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