(m.l.) Sarà una settimana cruciale per scoprire chi sia l'assassino di Antonio Piombo. Dopo il ritrovamento della Fiat Punto bianca a Guarda, a una quindicina di chilometri da dove è stato rinvenuto il cadavere, si attende che gli esperti dei carabinieri effettuino i rilievi per trovare delle tracce biologiche all'interno della vettura, che possano ricondurre all'assassino del 61enne, barista del bar della stazione di Padova, ma residente a Lama di Ceregnano, rinvenuto morto a Garofolo venerdì notte. Sono sempre in corso le indagini dei carabinieri, seguite dal comandante provinciale Stefano Baldini e dalla comandante della Compagnia di Castelmassa Federica De Leonardis, nonché dal magistrato Fabrizio Suriano, lo stesso che in questi giorni sta coordinando le indagini per l'omicidio di Este, in cui è morta Liliana Armellini. Lo scenario fa ipotizzare una rapina finita tragicamente anche se non è esclusa l'ipotesi della messinscena da parte dell'assassino. Importante è il ritrovamento della vettura, visto che per arrivare alla spiaggetta sul Po dov'è stato trovato il corpo senza vita di Piombo, bisogna percorrere una stradina che scende verso il Grande fiume. È probabile che l'assassino abbia utilizzato l'utilitaria della vittima per fuggire, abbandonandola poi a Guarda. Potrebbero essere rimaste tracce del suo passaggio, e dunque del suo Dna, nella macchina.
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