«La struttura è diventata una cattedrale nel deserto»

Lunedì 23 Gennaio 2017
(G.Fra.) Il caso Adria Power era riemerso a novembre durante un consiglio comunale e divise la maggioranza. Si erano astenuti sul voto Luca Azzano Cantarutti e Marco Santarato. «Sono favorevoli per tutte le voci del bilancio - aveva sottolienato l'avvocato indipendentista. - A oggi manca una istruttoria completa su questa vicenda». «Spero sia l'ultima volta che si arriva in consiglio con una istruttoria incompleta» gli aveva fatto eco Santarato. Erano usciti dall'aula i due rappresentanti di Ibc, mentre Pd ed M5S avevano votato contro. La struttura a oggi è una cattedrale nel deserto. L'impianto non è mai andato in funzione. «Mi sembra una operazione da paese sovietico con il rischio d'impresa scaricato sulla pubblica amministrazione. Confido nell'impegno del sindaco a non pagare questa cifra - aveva fatto presente il capogruppo del Pd Sandro Gino Spinello -. Perchè solo ora, a distanza di dieci anni, vogliono indietro la cifra? Apriamo un contenzioso. Un protocollo d'intesa che non viene ratificato dal consiglio comunale, non è valido. Ci siamo insinuati poi con il curatore fallimentare della Polychimica anche per questa cifra?» Spinello non lo disse ma la sua impressione è che la bonifica del sito fosse parte integrante o meglio dovesse ricadere nei costi della bonifica dell'intera area dell'ex Polychimica.

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