La seconda prova? Un'arrampicata

Venerdì 23 Giugno 2017
Il secondo giorno degli esami di Stato per la maturità ha proposto prove scritte molto difficili e non previste, nemmeno facendo tutte le simulazioni possibili. E così agli studenti polesani, reduci da un primo giorno vissuto in maniera del tutto rilassata, non è rimasto altro da fare che tentare di dare le risposte per loro più vicine a quello che avevano studiato e appreso durante l'anno. Fuori dalle scuole del quartiere Commenda i sorrisi si mescolano a un po' di insoddisfazione, ma anche a tanta stanchezza, per la notte insonne del giorno prima.
Uno dei pochi a dirsi molto soddisfatto di quanto prodotto è stato Tommaso Viaro di Lendinara, della 5 R Itm dell'Ipsia. «Sono stato alle prese con il compito diagnostico. E' andato tutto bene. Anche perchè mi aspettavo questo. Mi ero preparato al meglio. L'unico inconveniente è che l'argomento in discussione non era presente nel manuale che avevo portato con me e così ho dovuto chiedere aiuto ai miei compagni di classe, che mi hanno prestato il loro». Mirko Orrù di Boara Pisani si dice pure entusiasta di come ha affrontato la prova scritta. «Eravamo abbastanza preparati su questo argomento. Mercoledì per il tema di italiano ero molto più tranquillo di oggi (ieri per chi legge, ndr), in quanto c'era molta tensione visto che l'ambito era più complesso». Edoardo Cibin di Anguillara Veneta ammette che «il compito era abbastanza complesso, ma bene o male ci siamo riusciti. Ora passerò i prossimi tre giorni a studiare intensamente, in vista del quizzone di lunedì».
E mentre escono un po' tutti i ragazzi dell'Ipsia, attorno alle 13.20 sotto un caldo torrido ecco arrivare anche Raul Cristea di Villanova del Ghebbo. «E' stata una seconda prova difficile ma fattibile. E' venuto fuori tutto quello che sapevamo». Passando al vicino liceo scientifico Paleocapa, arrivano alle 13.30 alcuni studenti della 5C tradizionale. «Avevamo matematica, spero sia andata bene - racconta Alessia Fogagnolo di Pontecchio - Rispetto a ieri che ad un certo punto non mi sentivo più le dita, il tempo è volato via in un istante». Di parere opposto la compagna di classe, Martina Buora di Fratta: «Molto più difficile oggi rispetto alla prima prova. Il tema di italiano era infatti più facile come traccia, ho fatto molta fatica rispetto a mercoledì. Passerò tutto il fine settimana sui libri, per presentarmi al meglio lunedì con la terza prova scritta». Chahmat Samia di Rovigo della 5 B si dice molto stanca. «Dopo cinque ore come potrei sentirmi? La prova è andata così così. Era abbastanza dura. Non mi ero tanto preoccupata in occasione del tema, anche perchè le tracce bene o male si sapevano. Invece per la prova di matematica c'è stato tanto da studiare. L'ho trovata una prova molto complicata, viste anche le molte formule». Edoardo Tagliacollo di Rovigo, della 5 D, sorride amaro e commenta senza mezzi termini: «Improponibile: rispetto alle simulazioni fatte con le prove degli anni scorsi, non c'era niente di uguale. Sui dieci quesiti, solo tre-quattro erano fattibili. I problemi molto difficili. Comunque sono certo di avere svolto cinque quesiti molto bene, mentre due problemi fatti in qualche maniera. Presumo di poter arrivare al 5,5 arrotondato al 6». Martina Scaranaro di Sarzano della 5 A Itis esce stravolta poco prima delle 14. «Disegno molto più complicato in confronto agli anni scorsi. E' stata la giornata sicuramente più difficile. Ho dormito solamente quattro ore, perchè avevo molta apprensione, mentre la notte precedente era filata via tranquillamente».
Ora da oggi a domenica tre giorni di riposo sui libri e poi da lunedì si riparte con il quizzone in vista delle prove orali.
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