«Esprimo la mia solidarietà al sindaco Massimo Bergamin che è stato oggetto di minacce di morte da parte di un romeno che pretendeva un lavoro. È inaccettabile che un cittadino straniero, accolto e aiutato in Italia, pretenda dalle istituzioni un lavoro al punto di minacciare di morte la massima autorità cittadina all'interno del municipio». Nello schierarsi a fianco di Bergamin, all'indomani dell'episodio, l'assessore regionale alla Sicurezza sottolinea che «la situazione sta degenerando in termini di sicurezza e di rispetto sociale». Anche se in passato casi non molto dissimili si sono verificati anche con cittadini italiani, Corazzari mette in evidenza che «ormai alcuni stranieri sono convinti di poter dettare legge e pretendere servizi, lavoro e stipendio garantiti al punto di dire a un sindaco: Ti taglio il collo se non mi trovi un lavoro. Ci sono famiglie e anziani che vivono quotidianamente situazioni di disagio senza pretendere e andare in Comune a minacciare di morte i sindaci, soffrendo con dignità, nonostante abbiano da sempre pagato le tasse. Non dobbiamo permetterlo, dobbiamo per prima cosa tutelare i nostri cittadini e la legalità».
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