L'ultimo incidente solo qualche settimana fa

Domenica 4 Dicembre 2016
Promesse non mantenute da Palazzo Nodari. Così i membri del comitato Vivi Mardimago ora si dicono pronti a manifestare non solo a parole l'insofferenza verso la politica e i dirigenti del Comune. Come? Lo decideranno domani sera durante l'assemblea che li riunirà attorno a un tavolo per passare dalle parole ai fatti. A parlare è il presidente, Giuliano Bernardinello: «Sono trascorsi due anni ormai dalle promesse, prima dal commissario straordinario, poi un assessore, ora un dirigente: peccato che ciascuno di questi sia stato e sia tutt'ora pagato con i nostri soldi per amministrare bene, ma non è così».
Bernardinello ricorda: «Siamo ancora in attesa per un confronto dei risultati della rilevazione del traffico, ma forse non sono pubblici. L'incrocio tra viale dei Mille e via Aspromonte è attiguo all'ambulatorio medico e alla fermata dell'autobus con un passaggio pedonale. Dobbiamo aspettare l'irreparabile? Il segnale di strada chiusa da viale dei Mille a via Giovanni XXIII sarà mai posto? Mardimago, purtroppo, ha già pianto troppe vittime a causa dell'alta velocità».
Ora i residenti della frazione vogliono «soluzioni, non più tante chiacchiere». Nel mirino c'è ora il comandante della Polizia locale, Giovanni Tesoro: «Lo diffidiamo a provvedere entro cinque giorni all'emissione della delibera, la cartografia e dislocazione della segnaletica verticale come richiesto dalla Provincia di Rovigo e in accordo alle indicazioni di Giunta», dicono i rappresentanti del comitato.
L'ultimo incidente in via dei Mille, proprio vicino a via Aspromonte, è avvenuto a inizio novembre, quando una ragazza, intorno a mezzogiorno, è stata investita mentre attraversava la strada. L'accaduto ha riportato d'attualità le lamentele dei residenti, che ritengono la sicurezza della strada scarsa. Da tempo, infatti, il comitato Vivi Mardimago ha segnalato al Comune la pericolosità dell'arteria che da via Porta Mare, raggiunge prima Sarzano e poi Mardimago, entrando, quindi, a San Martino di Venezze.
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