«L'Anas sta dando un'attenzione particolare al problema della viabilità sui due lati del ponte sull'Adige».
Lo ha detto l'assessore ai Lavori pubblici Gianni Saccardin, di ritorno dall'incontro con i tecnici dell'ente che gestisce la Statale 16 su cui insiste il ponte di ferro. Il rappresentante della giunta Bergamin ha ribadito all'Anas la richiesta di intervenire sul "punto nero" della viabilità, sia nella parte rodigina che padovana. Saccardin aveva presentato ad Anas, già in luglio, uno studio di fattibilità per la realizzazione di due rotatorie, una prima e una dopo il ponte, che consentano di smistare la grande mole di traffico in transito tra la Statale e le strade arginali sia nel territorio polesano che padovano dove, però la realizzazione sarà un po' più complicata.
«Anche Anas, come altri enti pubblici, ha poche risorse - ha aggiunto Saccardin -. La richiesta di Rovigo, però, arriva in tempo. Anas sta per avviare i lavori di manutenzione straordinaria del ponte. È solo in attesa della valutazione di impatto ambientale. La speranza è che si riescano a fare economie tali da consentire la realizzazione delle due rotatorie. Su questo Anas non ha dato certezze. Si è trattato di un incontro interlocutorio, ma che ritengo positivo perché è emersa la volontà di inserire l'intervento tra le priorità».
Il prossimo appuntamento tra Comune e l'Agenzia delle strade Statali è previsto tra un mese.
Il nodo del traffico sul ponte e la necessità di realizzare svincoli che rimuovano i pericoli alla circolazione sono tema di discussione da anni. Sia nella parte rodigina che in padovana, gli incidenti anche gravi non si contano più. Di fatto, per chi arriva dalle strade arginali, anche a causa della struttura del ponte, diventa quasi impossibile immettersi sulla Statale, sia per la scarsa visibilità, che per la velocità della auto sull'arteria principale.
© riproduzione riservata
Lo ha detto l'assessore ai Lavori pubblici Gianni Saccardin, di ritorno dall'incontro con i tecnici dell'ente che gestisce la Statale 16 su cui insiste il ponte di ferro. Il rappresentante della giunta Bergamin ha ribadito all'Anas la richiesta di intervenire sul "punto nero" della viabilità, sia nella parte rodigina che padovana. Saccardin aveva presentato ad Anas, già in luglio, uno studio di fattibilità per la realizzazione di due rotatorie, una prima e una dopo il ponte, che consentano di smistare la grande mole di traffico in transito tra la Statale e le strade arginali sia nel territorio polesano che padovano dove, però la realizzazione sarà un po' più complicata.
«Anche Anas, come altri enti pubblici, ha poche risorse - ha aggiunto Saccardin -. La richiesta di Rovigo, però, arriva in tempo. Anas sta per avviare i lavori di manutenzione straordinaria del ponte. È solo in attesa della valutazione di impatto ambientale. La speranza è che si riescano a fare economie tali da consentire la realizzazione delle due rotatorie. Su questo Anas non ha dato certezze. Si è trattato di un incontro interlocutorio, ma che ritengo positivo perché è emersa la volontà di inserire l'intervento tra le priorità».
Il prossimo appuntamento tra Comune e l'Agenzia delle strade Statali è previsto tra un mese.
Il nodo del traffico sul ponte e la necessità di realizzare svincoli che rimuovano i pericoli alla circolazione sono tema di discussione da anni. Sia nella parte rodigina che in padovana, gli incidenti anche gravi non si contano più. Di fatto, per chi arriva dalle strade arginali, anche a causa della struttura del ponte, diventa quasi impossibile immettersi sulla Statale, sia per la scarsa visibilità, che per la velocità della auto sull'arteria principale.
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