Infun For, Messico senza nuvole

Venerdì 20 Gennaio 2017
Infun For, Messico senza nuvole
Parola d'ordine, continuidad: così si sono presentati i vertici messicani del gruppo Gis, giunti a Rovigo ieri per presentare l'acquisizione della fonderia Infun For. Lo stabilimento di viale delle Industrie è passato sotto bandiera messicana in seguito all'acquisizione da parte di Gis della spagnola Infun, a Rovigo dal 2000. Un'operazione nel complesso da 280 milioni di euro volta a rafforzare la presenza del colosso messicano nel continente europeo. Mercoledì il presidente del Cda Juan Carlos Lopez, l'amministratore delegato Jose Manuel Arana e il responsabile del settore automotive Jorge Rada hanno incontrato sindaco, prefetto e presidente della Provincia di Rovigo, ieri è stata la volta della stretta di mano con i sindacati e della presentazione alla stampa, nella sede di Unindustria. Un'occasione per ribadire che il passaggio di proprietà non ridurrà in alcun modo il ruolo strategico dello stabilimento rodigino, specializzato nel settore automotive. A fornire rassicurazioni in tal senso anche il proprietario uscente, lo spagnolo Pedro Alonso, e Marco Gorlero, che rimarrà direttore dello stabilimento, proprio nel segno di quella continuidad che hanno ribadito più volte i rappresentati della Gis.
«L'obiettivo spiega l'ad Arana è sfruttare l'impianto rodigino per rafforzare la presenza del gruppo in Europa, mantenendo costanti i livelli occupazionali». «Non sarà cambiata di una virgola la struttura organizzativa della fonderia e le uniche uscite saranno per pensionamento» aggiunge Gorlero, che se da una parte assicura niente licenziamenti, dall'altra non promette neanche nuove assunzioni.
Il piano per il breve periodo è già fissato: nel 2017 coprire il budget previsto e completare l'integrazione tra i gruppi Infun e Gis, nel 2018 si inizierà a guardare al futuro e a eventuali diversificazioni dell'attività dello stabilimento.
Il gruppo industriale messicano è particolarmente attivo nel mercato delle costruzioni, in particolare nella produzione di piastrelle. Non è da escludere quindi che la nuova Infun For possa guardare a nuovi settori. «Peraltro aggiunge il direttore territoriale di Confindustria, Massimo Barbin l'area di Infun For è di 105mila metri quadri, di cui solo un terzo è occupato dallo stabilimento. Dunque non è da escludere nemmeno un ampliamento».
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