Incidenti, 1 su 4 si fa per distrazione

Sabato 16 Novembre 2019
Incidenti, 1 su 4 si fa per distrazione
LE STATISTICHE DELL'ACI
ROVIGO La fascia d'età più a rischio negli incidenti stradali in Polesine non è quella dei giovani, ma tra i 30 e i 54 anni: nel 2018, secondo i dati Aci-Istat la maggior parte delle vittime (11 dei 20 morti complessivi per incidenti) e dei feriti (334 su 832), appartiene a questa fascia d'età. E tra gli anziani, dai 65 anni e oltre, è più elevato il numero di coloro che sono deceduti in conseguenza di incidenti (4 anziani su 20 decessi).
STRADE URBANE A RISCHIO
I morti per incidente stradale sono aumentati sulle strade urbane (5 in totale, due in più del 2017) e dentro l'abitato si conta anche il maggior numero di feriti: 438 su strade urbane e altre strade entro l'abitato, rispetto a 377 feriti su strade provinciali, regionali o statali o altre strade extraurbane, e 17 feriti in autostrada, dove nel 2018 s'è contato anche 1 morto per incidente stradale, rispetto a nessun incidente mortale nel 2017. La maggior parte dei decessi è stata causata da scontri frontali (6) e da fuoriuscite stradali (6). Gli incidenti mortali sono aumentati tra i motociclisti, passando da 2 nel 2017 a 6 nel 2018, mentre i ciclisti uccisi sulle strade sono diminuiti da 3 a 1 nel 2018. La notizia positiva è che complessivamente sono in calo sia le vittime della strada (-4,8%) sia i feriti (-5,5%), per la riduzione degli incidenti da 633 nel 2017 ai 575 di un anno fa.
LE CAUSE DEGLI INCIDENTI
Quanto ai motivi che provocano gli incidenti, le prime cause sono il mancato rispetto dei segnali stradali (26,9%), la guida distratta (25,7%), la velocità (15,2%) e subito dopo il mancato rispetto della distanza di sicurezza (13,3%). Negli incidenti totali in Polesine nel 2018, in 34 casi c'è stato il coinvolgimento di un pedone (in 20 casi non responsabile), e in 170 casi l'incidente è stato causato dalla presenza di un ostacolo sulla carreggiata. Nei dati Aci-Istat c'è anche la statistica sul mese in assoluto più pericoloso: nel 2018 è risultato maggio, con il maggior numero di incidenti (69) e di feriti (102); febbraio, luglio e novembre sono i mesi che come maggio hanno registrato lo stesso numero di morti sulle strade (3). Gennaio, però, è anche il mese con il minor numero di incidenti nel 2018 (36).
ORARI A RISCHIO
Quanto agli orari, la fascia in cui si conta il maggior numero di incidenti è quella tra le 14 e le 17, che registra il 26,6% di incidenti (153 in totale), il 26,3% dei feriti (219) e il 40% dei decessi (8 dei 20 totali nel 2018). Nella distribuzione dei 575 incidenti accaduti lo scorso anno, la circostanza più diffusa è lo scontro laterale o fronto-laterale (246 incidenti) e di questi il maggior numero non è avvenuto in un incrocio (72 casi), ma in rettilineo (74). La seconda occorrenza più diffusa è la fuoriuscita di strada (119 incidenti), poi i tamponamenti (91) e l'urto con un veicolo fermo o altro (47 incidenti).
Per categorie di veicoli, le autovetture sono i mezzi più diffusi e così i più incidentati (757), e non va sottovalutato che il numero di biciclette coinvolte negli incidenti in Polesine (78 nel 2018) è di poco inferiore a quello dei veicoli commerciali o industriali (82). Da non sottovalutare anche il numero di ragazzi feriti in incidenti stradali (51, fino ai 13 anni d'età), mentre nella fascia i tra 18 e 29 anni i feriti nel 2018 erano stati 200 e i morti 2. «I dati in diminuzione non devono trarre in inganno e sono già messi alla corda da quanto si legge sui mass media rodigini. Bisogna fare molto di più per impedire questo inutile stillicidio», afferma il presidente dell'Automobile Club Rovigo, Antonio Biasin.
CORSI DI GUIDA SICURA
Per questo, Aci Rovigo, con l'autodromo di Adria, sta studiando iniziative per i neopatentati per aumentare la consapevolezza, l'educazione e la sicurezza stradale.
Nicola Astolfi
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