Il grazie di Emiliano alla roccaforte

Venerdì 28 Aprile 2017
(F.Cam.) Le telecamere Rai e Sky hanno atteso l'arrivo di Michele Emiliano nella sala della Gran Guardia, nella sua Rovigo, la città che nelle convenzioni del Partito democratico, il voto degli iscritti in vista delle primarie, lo ha incoronato come suo re. Numeri da capogiro, che nemmeno in Puglia. «Innanzitutto devo dire una parola che ho nel cuore da giorni: grazie. Non capita spesso di essere accolti, capiti e sostenuti così. Da voi ho ricevuto tanto in cambio di nulla».
A sorpresa, ma non troppo visti i posizionamenti interni, nella convenzione rodigina Emiliano ha infatti ottenuto più del triplo dei voti di Matteo Renzi: 185 a 51, con 29 voti, invece a sostegno della mozione di Andrea Orlando. Che tradotto in percentuali è 69%, 17,4% e 13,6%. Ancora più roboante il risultato a Porto Viro, dove ha superato il 72%. A Castelguglielmo e Santa Giulia, invece, addirittura il 100%: 4 voti su 4 votanti e 5 su 5. Il Polesine è stata la sua cassaforte nel Nordest dove le percentuali sono state ben più magre. Il magistrato pugliese, che domenica affronterà la sfida delle urne per le primarie del Pd che lo vedono contrapposto a Renzi e Orlando, è così tornato a rendere omaggio a Rovigo. Dopo una puntata in basso Polesine, da Pila a Taglio di Po, ha abbracciato virtualmente i suoi sostenitori. Carismatico e ironico, ridotto in sedia a rotelle dal ben noto infortunio ballerino, ha dispensato sorrisi e strette di mano e ha ripetuto i temi già esplicitati nel corso di questa campagna elettorale dem di fronte ad una platea decisamente numerosa per un incontro di partito. Vero è che, come ha sottolineato la segretaria dell'unione comunale Tosca Malagugini, «Emiliano è l'unico dei tre candidati che è venuto a Rovigo». «E ben due volte», ha rimarcato lui. «Il risultato eclatante - ha aggiunto Malagugini è stato definito anomalo da qualcuno, ma è il frutto di un lavoro meticoloso e appassionato». «Questo è il circolo più grande d'Italia, vero?», ha sorriso Emiliano, che poi ha spiegato di essere rimasto colpito dalla sua visita nel Delta: «Ho visto fatica, orgoglio e anche un po' di amarezza per sentirsi trascurati ha detto La nostra è una visione plurale, che fa dell'uguaglianza una virtù e della diversità una ricchezza».
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