Il gran ritorno della canapa

Giovedì 21 Settembre 2017
(M.Sca.) Un percorso formativo gratuito per imprenditori agricoli, è la possibilità data da Cipat, a 24 persone interessate a conoscere meglio la canapa, vista come opportunità di sviluppo per le imprese. Le lezioni saranno suddivise in sette incontri, per un totale di trenta ore. Sede di svolgimento è il Centro di ricerca per le colture industriali.
«Metà dei partecipanti ha meno di 30 anni - spiega il docente Gianpaolo Grassi - l'argomento attrae prevalentemente imprenditori agricoli dinamici e interessati a nuove colture. In realtà la canapa non è nuova, sin dai primi del Novecento in Polesine era presente e coltivata su oltre 5.000 ettari. Le attività di trasformazione erano concentrate prevalentemente sulla produzione di cordami. A Rovigo, nella zona industriale della Fonderia, ha operato uno stabilimento fino al 1980, che impegnava più di un centinaio di operatori. Dopo un'interruzione di più di 50 anni, la coltura si ripresenta e anche se sta interessando operatori diversi da quelli del mondo tessile, pare possa offrire numerose opportunità di alimentare filiere come la lavorazione del seme, della fibra tecnica e del legno del canapulo. I settori industriali coinvolti sarebbero l'alimentare, l'edilizia, i termoplastici, l'automobilistico e il tessile».
Al Crea dal 2002 è stata avviato lo studio della canapa industriale e più recentemente di quella medica. Il primo ricercatore Grassi dal 1994 studia questa pianta.
Dopo ripetuti allarmi di chiusura, ora sembra che le attività possano continuare e magari essere potenziate grazie a iniziative proprio incentrate sulla canapa industriale e quella per uso medico.
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