Si svolge oggi nella sede della Fondazione Cariparo, un'importante riunione che potrebbe essere decisiva per le sorti future del Consorzio universitario di Rovigo. Saranno presenti tutti i soci del Cur: Comune, Provincia e Camera di Commercio. «Tutti e tre questi soci hanno l'intenzione di proseguire l'attività dell'Università in città - spiega il presidente del Cur, Mauro Venturini - abbiamo corsi di Giurisprudenza e Diritto internazionale che sono molto rinomati, oltre a quelli dedicati a Scienze della formazione e Ostetricia. Le sedi di Ferrara e Padova sono il punto di riferimento, per un'offerta didattica certificata rivolta tutta agli studenti. L'unico problema è costituito dal bilancio, che per quello che riguarda il 2016 non dà ancora incertezze, mentre guardando al futuro ci sono alcune perplessità. Per questo oggi si dovrà fare un ragionamento sul lungo periodo. Il presente non presenta dubbi, mentre il futuro sì».
Venturini evidenzia come nell'anno accademico 2015-2016 gli studenti iscritti al Cur siano stati 2.100, comprese le 500 matricole del primo anno. «Come numeri siamo stabili, anche se l'anno d'oro è stato il 2012-2013 con il picco di iscrizioni, ma si può dire che dal 2005 al 2013 c'è stato un grande aumento di iscritti. Rovigo, rispetto anche a grossi atenei italiani, risulta essere in controtendenza. Da noi la diminuzione è molto più contenuta rispetto ad altre città».
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Venturini evidenzia come nell'anno accademico 2015-2016 gli studenti iscritti al Cur siano stati 2.100, comprese le 500 matricole del primo anno. «Come numeri siamo stabili, anche se l'anno d'oro è stato il 2012-2013 con il picco di iscrizioni, ma si può dire che dal 2005 al 2013 c'è stato un grande aumento di iscritti. Rovigo, rispetto anche a grossi atenei italiani, risulta essere in controtendenza. Da noi la diminuzione è molto più contenuta rispetto ad altre città».
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