Il Comune vuole il Circolo Gallani

Domenica 22 Gennaio 2017
Il Comune vuole il Circolo Gallani
L'ex circolo Dante Gallani potrebbe entrare nelle disponibilità comunali entro fine anno. Già casa-madre del movimento socialista adriese, un tempo proprietà del giornale La lotta, ora il Comune ha chiesto al Demanio di acquisire a titolo non oneroso alcuni beni demaniali cittadini.
Tra i cinque siti oggetto della richiesta, balza soprattutto all'occhio questo edificio a due piani che si affaccia su riviera Cesare Battisti e su piazzale Merlin, a due passi dal centro storico, con annessa pertinenza scoperta e un'area parcheggio.
Le altre aree invece sono ubicate in via Volontari della Croce Verde, terreno usato come strada, posto a sud dell'ospedale civile sulla sinistra del Canalbianco, e un'area sempre a sinistra del Canalbianco, già parcheggio dell'ospedale, denominato piazzale degli Eroi civili. Nel conto va messo anche un manufatto in disuso in riviera Amolaretta, posto sempre alla sinistra del fiume che taglia in due la città e numerosi mappali in via Bettola, parte finale del nodo d'asfalto, l'area adibita a parcheggio e zone limitrofe.
Attualmente l'immobile di riviera Battisti è stato concesso dal Demanio in locazione alla Croce Verde. Il contratto è in scadenza quest'anno. I volontari del soccorso hanno trasformato la parte di scoperto in una sorta di giardino estivo dove nel periodo più mite dell'anno, grazie a una struttura galleggiante, vengono promosse manifestazioni di solidarietà e di beneficenza.
L'ex circolo Gallani e gli altri lotti non saranno gli unici beni del Demanio a finire nelle disponibilità dell'Amministrazione comunale. Già alcuni mesi fa Palazzo Tassoni aveva acquisito al patrimonio della città quattro immobili dello Stato: l'area di risulta di un fabbricato demolito all'ex Casa del fascio di Cavanella Po, l'area di risulta dell'ex Casa del fascio di Mazzorno sinistro, l'alveo tombato del Canalbianco a Baricetta in località Pignatta e un terreno usato come strada di una lottizzazione in via della Solidarietà ad Adria, Restano ancora aperte alcune situazioni anomale che dovrebbero essere regolarizzate entro quest'anno a partire da corso Mazzini, il sedime stradale dove un tempo scorreva il Canalin. Adria infatti fino alla metà degli anni 40 era percorsa da due rami del Canalbianco. Il Principale, lungo circa 3,5 km, la attraversava da ovest a nord mentre uno, più piccolo, di circa 800 metri, denominato ramo secondario o Canalin, trovava origine in corrispondenza di ponte San Pietro, lambiva la parte sud del territorio e si reimetteva nel ramo principale in località Canareggio. In seguito, con l'intervento strutturale e i lavori della nuova inalveazione che creò i presupposti per la futura linea navigabile per la quarta classe di natanti con portata fino a 1.350 tonnellate, il ramo principale divenne di fatto il secondario mentre il cosiddetto Canalin fu tombinato. Nel suo sedime fu fatta passare la fognatura principale della città. Di conseguenza il nuovo ramo secondario fu oggetto di considerevoli lavori di sistemazione sia sull'alveo che sulle sponde.
Al posto del Canalin oggi sono percorribili corso Mazzini e corso Garibaldi ma la proprietà è rimasta ancora demaniale.
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