I Servizi sociali non assistono più

Martedì 24 Gennaio 2017
I Servizi sociali non assistono più
Più che Servizi sociali, disservizi. Da quando il Centro di ascolto, gestito da Porto Alegre, è stato chiuso, nessuno ha più preso in carico questo sportello, creato per incontrare e aiutare le persone che vivono situazioni di disagio. Così, se qualche persona in difficoltà chiede una mano per trovare un momentaneo letto di fortuna, gli uffici comunali di viale Trieste non sanno che rispondere.
Lo denuncia un rodigino che ieri, poco prima di mezzogiorno, ha composto il numero del centralino dei Servizi sociali per segnalare una persona in difficoltà che chiedeva indicazioni per essere accolta almeno per una notte da qualche parte, per non essere costretto a dormire all'addiaccio con questo freddo.
Una telefonata, a suo dire, irreale. «Chi ha alzato la cornetta all'altro capo mi ha detto che non sapeva come aiutarmi. Per questo ha messo la chiamata in attesa per chiedere informazioni a qualche collega, poi mi ha riferito che non c'è nessuno che se ne occupa».
L'utente, basito, ha domandato il nome di una persona di riferimento con cui parlare. «Anche in questo caso non sapeva e mi ha rimesso in attesa per chiedere nuovamente ai colleghi. Al suo ritorno, mi ha pregato di richiamare dopo dieci minuti, mentre lui avrebbe cercato di reperire qualche assistente sociale».
Qualche minuto dopo il rodigino, in cerca di aiuto per questa persona bisognosa di assistenza, richiama. «A quel punto la conversazione si è fatta ancora più surreale. Il centralinista mi ha riferito che si è informato e che quel servizio non c'è più, che l'avrebbero ripristinato, ma che al momento non è attivo e dunque che al massimo mi dovevo rivolgere a qualche volontario».
Da mesi, da quando Beatrice Di Meo, che aveva denunciato anche una grave carenza di personale, è stata defenestrata dalla giunta dal sindaco Massimo Bergamin, il referato ai Servizi sociali è vacante, affidato temporaneamente a Luigi Paulon che nonostante la buona volontà, è in difficoltà a gestire anche questo settore che richiederebbe un assessore che vi si dedichi esclusivamente. Il sindaco, però, non ha ancora sciolto le riserve: aveva promesso che entro Capodanno avrebbe svelato il nome del nuovo componente della sua giunta, ma non è avvenuto, e di recente, a domanda diretta, ha risposto: «Il Capodanno veneto è in marzo».
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