«Francesca cercava la pace»

Domenica 30 Aprile 2017
«Francesca cercava la pace»
«Francesca si è chiesta molte volte il perché della sua vita. Aveva trovato, nel grande amore della sua famiglia, solo risposte temporanee in quei momenti di incertezza e di buio che stava vivendo. Quel Venerdì santo forse anche lei come Gesù si è chiesta perché Dio l'avesse abbandonata. Non ha sentito risposte da parte del Signore. Dio comunque era accanto a lei. E Francesca ha cercato dentro di sé una risposta che l'ha introdotta nella luce di Dio».
Cosi padre Gianfranco Pistore durante l'omelia funebre in basilica di Santa Maria Assunta della Tomba, ha tratteggiato la figura della 24enne Francesca Bezuayehu Bisco, deceduta il 15 aprile a Londra, nel sabato di Pasqua. Non è stato facile per padre Gianfranco parlare in una simile circostanza alla luce anche della grande amicizia che lo lega al padre della ragazza, Francesco Bisco, ortopedico e traumatologo alla Casa di cura Madonna della salute di Porto Viro, alla madre Simonetta Siviero, ex docente di matematica, e ai fratelli Serena, Enrico e Camilla.
Francesca era la quarta figlia della coppia. Era stata adottata 20 anni fa in Etiopia. «Ci siamo domandati il perché - ha sottolineato il frate -. Le umane risposte però si infrangono sulla pietra sepolcrale. A questi fatti non c'è una risposta umana. Da Dio comunque Francesca non si è sentita condannare. La sua tristezza è stata condivisa. Si è sentita dire che lei è figlia di Dio. Il suo incontro con il Padre è stato senz'altro un incontro di liberazione e di gioia».
Padre Gianfranco ha avuto quindi parole di conforto per la famiglia.
«Ora Francesca vi dice che non dovete rimproverarvi di quello che avete fatto per lei anche se qualche volta non vi siete compresi. Oggi lei trova quella felicità che tanto ha cercato nella sua vita».
Trasferitasi a Londra da un anno e mezzo circa, la ragazza che, era nel Regno Unito per perfezionare il suo inglese e per studiare informatica, è stata strappata alla famiglia e agli amici da quel male di vivere che sta erodendo le menti e le consapevolezze delle ultime generazioni.
È stata trovata priva di vita da una compagna di stanza nell'appartamento del quartiere di Dalston dove viveva.
Nella capitale inglese, per mantenersi agli studi, la ragazza lavorava in una paninoteca. Lavoro che aveva però perso nelle ultime settimane.
Toccante il ricordo dei familiari.
«Eri bella e fragile. Ti abbiamo dato tanto ma non è stato abbastanza. Non sono stati anni facili ma grazie a te siamo cresciuti. Ti affidiamo a Dio affinché anche tu possa trovare la pace».
A margine, un episodio odioso verificatosi durante la sepoltura in cimitero. Ignoti hanno rotto il vetro dell'auto di un familiare e rubato la bosa da lavoro che era all'interno.
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