(G.Fra.) Taglio del nastro domani, alle 18 al Maad di palazzo Bocchi, della mostra Giovani terre contese -Tre secoli di fortificazioni nel Delta del Po.
L'iniziativa è stata messa a punto da un gruppo di lavoro del Centro di ricerca e documentazione del Delta composto da Luigi Contegiacomo, direttore dell'Archivio di Stato di Rovigo, Maurizio Tezzon, esperto di grafica, Luciano Chiereghin, ricercatore di dati storici e ambientali, da Raffaele Peretto, da Luciano Scarpante e da altri esperti e storici. Nell'esposizione è illustrato un aspetto di grande interesse e sconosciuto alla quasi totalità delle persone: le varie fortificazioni che dal periodo della Repubblica di Venezia e dello Stato Pontificio al dominio napoleonico e austriaco, alla prima guerra mondiale sono state costruite in diverse località del Delta per difendere il Basso Polesine da attacchi e da invasioni.
Di queste fortificazioni esistono e vengono documentate non soltanto mappe e descrizioni storiche ma anche resti talora molto significativi, che costituiscono un percorso di notevole valore storico e culturale. La mostra, in lingua italiana e inglese, già esposta a dicembre al Museo della Bonifica di Ca' Vendramin, è stata richiesta dall'Archivio di Stato di Rovigo, di Ferrara e di Padova e da alcuni comuni del Delta.
Essa, in questo modo potrà offrire alla popolazione, agli studenti dei diversi ordini di scuole, ai turisti, un'occasione per conoscere la ricca e complessa storia di questo territorio. La visita è gratuita. L'apertura è fissata dal martedì al venerdì, dalle 16 alle 19, e il sabato e la domenica dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 19. Per gruppi organizzati, su prenotazione all'email fondazionecarlobocchi@live.it o al telefono 0426 -901188, potrà essere visitabile anche in altri orari.
© riproduzione riservata
L'iniziativa è stata messa a punto da un gruppo di lavoro del Centro di ricerca e documentazione del Delta composto da Luigi Contegiacomo, direttore dell'Archivio di Stato di Rovigo, Maurizio Tezzon, esperto di grafica, Luciano Chiereghin, ricercatore di dati storici e ambientali, da Raffaele Peretto, da Luciano Scarpante e da altri esperti e storici. Nell'esposizione è illustrato un aspetto di grande interesse e sconosciuto alla quasi totalità delle persone: le varie fortificazioni che dal periodo della Repubblica di Venezia e dello Stato Pontificio al dominio napoleonico e austriaco, alla prima guerra mondiale sono state costruite in diverse località del Delta per difendere il Basso Polesine da attacchi e da invasioni.
Di queste fortificazioni esistono e vengono documentate non soltanto mappe e descrizioni storiche ma anche resti talora molto significativi, che costituiscono un percorso di notevole valore storico e culturale. La mostra, in lingua italiana e inglese, già esposta a dicembre al Museo della Bonifica di Ca' Vendramin, è stata richiesta dall'Archivio di Stato di Rovigo, di Ferrara e di Padova e da alcuni comuni del Delta.
Essa, in questo modo potrà offrire alla popolazione, agli studenti dei diversi ordini di scuole, ai turisti, un'occasione per conoscere la ricca e complessa storia di questo territorio. La visita è gratuita. L'apertura è fissata dal martedì al venerdì, dalle 16 alle 19, e il sabato e la domenica dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 19. Per gruppi organizzati, su prenotazione all'email fondazionecarlobocchi@live.it o al telefono 0426 -901188, potrà essere visitabile anche in altri orari.
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