Ecoambiente, Palli nuovo presidente

Giovedì 8 Dicembre 2016
Ecoambiente, Palli nuovo presidente
È stata dura, ma Ecoambiente è salva. Chi credeva che l'assemblea dei soci di ieri sarebbe stata una passeggiata, si sbagliava di grosso. L'incontro, in realtà, conclusosi oltre le 20, è stato particolarmente travagliato, con il sindaco Massimo Bergamin che ha cercato più volte di imporre la sua linea, finché non ha dovuto accettare di scendere a compromessi: due consiglieri a Palazzo Nodari, ma presidenza al Consorzio Rsu oltre alla soppressione della figura del direttore generale, ruolo ricoperto finora da Giuseppe Romanello. Dopo un braccio di ferro tra Bergamin e il rappresentante del Consorzio, Pierluigi Tugnolo, durato oltre nove ore, si è giunti finalmente alla conclusione di questa vicenda. Se così non fosse stato, i revisori dei conti avrebbero dovuto portare i libri contabili della società in Tribunale. Invece alla fine, nonostante il testa a testa feroce, Ecoambiente ha il suo nuovo consiglio di amministrazione: Alessandro Palli, ex assessore di Porto Viro, in quota Consorzio, è il presidente; Alice Casetta, 34enne, ex candidata nella lista di Area Popolare per le Amministrative del capoluogo, ma più vicina a Renato Borgato che a Paolo Avezzù, è consigliere in quota Comune di Rovigo; Ivano Gibin, ex consigliere provinciale della Lega, che si vocifera sia stato suggerito al sindaco da Alessandro Duò, come accusano da Forza Italia, è amministratore delegato, sempre in quota Palazzo Nodari.
Inoltre i due soci hanno approvato l'accordo, che suona più come un trattato di pace (o di resa del sindaco Bergamin, suggerirebbero i più maliziosi), che prevede, oltre alla riattivazione entro giugno 2017 dell'impianto di Sarzano, il ricevimento di rifiuti speciali non pericolosi nella discarica Taglietto 1, che coinvolgerà l'azienda pubblica Polaris, e il ritiro dei ricorsi presentati da Ecoambiente nei confronti dei vertici del Consorzio Rsu. I ben informati raccontano che la seduta sia stata un durissimo braccio di ferro, con Bergamin che ha lottato fino all'ultimo per imporre la sua linea. Durante la mattinata, per il timore che l'accordo saltasse e arrivassero i dipendenti a protestare, il sindaco ha fatto presidiare le uscite del suo ufficio da due agenti di polizia locale.
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