Ecoambiente contesta la bonifica di Taglietto 1

Lunedì 26 Settembre 2016 di Una presunta difformità tra il progetto originario e i lavori eseguiti La società partecipata presenta un ricorso al Presidente della Repubblica
I «Lavori di completamento intervento di bonifica e messa in sicurezza permanente con contestuale recupero ed ampliamento volumetrico ex discarica Taglietto 1^, primo stralcio - Opere di bonifica», sono stati appaltati il 10 luglio 2015 da parte del Consorzio Rsu all'associazione temporanea d'imprese formata da Herambiente Spa, capofila, Cgx Costruzioni Xodo, Idea Srl e Vipp Lavori Speciali Srl, vincitrice del bando di gara, al quale avevano partecipato 12 ditte, con l'offerta economicamente più vantaggiosa pari a 4.321.852 euro. Il progetto riguarda due sole vasche, con la rimozione dei rifiuti presenti, uno scavo di 5 metri e l'asportazione delle cosiddette «terre di contatto». Sul fondo della grande buca le analisi chimiche ed i controlli eseguiti sia dal laboratorio Lab Control di San Martino che dall'Arpav hanno certificato il conseguimento degli obiettivi di bonifica. I lavori, che hanno subìto delle modifiche in corso d'opera, sono terminati a dicembre. La consegna formale della discarica dal Consorzio Rsu a chi avrebbe avuto gestirla, ovvero Ecoambiente, è avvenuta significativamente il 1° di aprile. Il giorno successivo i primi camion hanno iniziato a depositare i rifiuti nelle nuove vasche sotto gli occhi dell'allora presidente Luigi Paulon. Da allora le cose sono precipitate. Ecoambiente ha commissionato alla società di consulenza canadese Golder Associates le verifiche sulla discarica, che rileva difformità tra progetto originario e quanto consegnato e varie criticità, confermando «le preoccupazioni aziendali in termini di responsabilità ambientali sul sito». Nel maggio Paulon rassegna le dimissioni. A luglio anche Sonia Rosolen lascia il posto nel cda. A giugno viene segnalato un cedimento sull'argine di una vasca. A luglio viene notificato il ricorso al Presidente della Repubblica. Ad agosto la rottura definitiva: il Consorzio Rsu, formato dai 50 Comuni del Polesine, revoca ad Ecoambiente, i cui soci sono il Comune di Rovigo e lo stesso Consorzio Rsu, la gestione della discarica di Taglietto 1.
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